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Molti di noi hanno la fortuna di avere dei figli ed ognuno di noi sa quanto sia bello e quanto emozionante vederli crescere.
Ricordo che mia moglie aveva comperato un libro speciale dove ti spiegavano cosa avresti dovuto aspettare da tuo figlio durante la sua crescita, proprio per sapere se quella crescita era normalmente armoniosa come dovrebbe essere e prevenire eventuali problemi.
Il libro diceva che attorno ai cinque anni il bambino comincia a parlare correntemente. Quello che erano dei balbettii confusi diventano delle frasi sempre più lunghe e possiamo iniziare a conversare con lui.
A cinque anni il nostro bimbo comincia a essere capace di avere dei momenti da solo, dove va nella sua stanza e gioca senza che dobbiamo essere necessariamente presenti; ma allo stesso tempo, non gli basta più la nostra semplice presenza fisica, ma vorrà iniziare ad avere un rapporto con noi nel quale scambiare informazioni.
La sua memoria già funziona molto bene e talvolta rimarremo stupiti da quante cose ricorda.
A cinque anni cominciano a spuntare i denti definitivi, e gli arti (soprattutto le gambe) si allungano tanto che comincia a fare le scale non un gradino alla volta ma in sequenza come un adulto. La sua capacità di correre e saltare ed avere controllo del proprio corpo migliora di giorno in giorno.
Perchè vi sto raccontando tutto questo? State tranquilli, non sono diventato pazzo, e non c'è in vista alcun nuovo arrivo nella nostra famiglia!
Ma in effetti sto parlando di un essere vivente che è nato cinque anni fa, che si sta sviluppando, che mi riempie il cuore di gioia, dal quale non so staccarmi, che amo con tutto me stesso... e per il quale sono impaziente di sapere quali meravigliosi sviluppi debbo attendermi durante questo suo quinto anno di vita...
Sto parlando di QUESTA chiesa; sebbene i primi incontri della prima cellula risalgano a dodici anni fa, stiamo entrando nel quinto anno di vita da quando è stata costituita come parte del corpo di Cristo.
Come sarà questo quinto anno? Quali prospettive possiamo attenderci dalla creatura, non nostra, ma di Dio?
Cosa ti aspetti dalla tua chiesa, quest'anno?
Ma, un attimo, forse ho sbagliato quest'ultima domanda! Già, perché se tu siedi in questa sala (o ascolti a distanza le mie parole su un MP3 o sul web), se hai conosciuto Cristo, se hai creduto in lui, allora tu sei una parte integrante di quel corpo che cresce chiamato “chiesa locale”: Paolo dice:
“Poiché, come il corpo è uno e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benché siano molte, formano un solo corpo, così è anche di Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati in un unico Spirito per formare un unico corpo, Giudei e Greci, schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un solo Spirito”. (1 Corinzi 12:12-13)
Sei una parte integrante e funzionale della tua chiesa; sei INDISPENSABILE ad essa! Infatti Paolo aggiunge:
Da lui (Cristo) tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare sé stesso nell'amore. (Efesini 4:16)
Sono parole che ci suonano familiari, vero? “Energeia", energia, e “metron”, metro; “en” significa semplicemente dentro.
Ora che sapete la traduzione delle singole parole, ve la rileggo: “energeia en, metron”; ovvero energia dentro, misurabile.
Paolo dice che lo sviluppo di questo corpo che entra nel suo quinto anno di vita dipende dalla quantità di energia misurabile che avrai dentro durante quest'anno.
Alla luce delle affermazioni di Paolo, debbo correggere ora la domanda che ti avevo posto all'inizio.
Cosa ti aspetti da te, quest'anno?
Qual'è la quantità di energia misurabile che hai per affrontare questo quinto anno di vita del corpo di cui fai parte?
Quali sono gli obiettivi che ti prefiggi per l'anno che viene?
Che tu abbia già fatto i tuoi “propositi”, o che non li abbia fatti, vorrei chiederti di considerarne tre, prendendo in prestito , come un “fil rouge”, l'esempio del bimbo a cinque anni.
Indipendentemente da dove sei, nel tuo primo, quinto, settimo, ventesimo anno di vita come credente, impegnati ad avere come il bambino:
- uno sviluppo EMOTIVO
- uno sviluppo COGNITIVO
- uno sviluppo FISICO
1) uno sviluppo EMOTIVO.
Il bambino a cinque anni parla con gli altri, gioca da solo ma ama la compagnia. Comincia in altre parole ad avere un “equilibrio” tra il suo pubblico e il suo privato.
Riesci a fare altrettanto con la tua fede?
In altre parole, la tua fede è stabile sia in mezzo alla gente che da solo?
Sei “spirituale” solo se sei con altri, oppure quando sei da solo?
Quale è il tuo punto di equilibrio tra l'affermazione “non c'è nessuno in chiesa che mi comprenda” e “non vedo l'ora di andare a casa per stare un po' da solo (o da sola)”?
Crescere significa anche saper gestire la propria vita di credente sia quando si è assieme ad altri credenti, godendo la comunione fraterna, sia quando si è da soli, godendo la comunione con Dio.
2) uno sviluppo CONGNITIVO
Il bambino a cinque anni comincia ad avere memoria di ciò che gli accade, iniziando ad immagazzinare una quantità di dati che andranno a formare il suo bagaglio di esperienza. E' così anche per te?
Riesci a far tesoro dagli errori del passato, o continui a ripetere gli stessi? Il bagaglio d'esperienza che hai accumulato negli anni è solo un “peso” che porti sulle spalle, oppure è un “navigatore satellitare” che ti indica la strada giusta?
Sta scritto in Proverbi:
La strada maestra dell'uomo retto è evitare il male; chi bada alla sua via preserva sé stesso. (Proverbi 16:17)
3) uno sviluppo FISICO
A cinque anni il bambino comincia ad avere denti veri e a poter mangiare cibo vero, ha gambe più lunche per arrampicarsi, correre, saltare e stare in equilibrio senza cadere ogni minuto.
Di quale cibo spirituale ti stai nutrendo? Paolo dice così ai Corinzi:
Vi ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché non eravate capaci di sopportarlo; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali. (1 Corinzi 3:2)
Man mano che cresci, il tuo corpo spirituale avrà sempre più bisogno di carne spirituale. Questo significa studiare quotidianamente la Bibbia, meditarla e metterla in pratica.
E le tue gambe spirituali, come vanno? Sono in grado di sostenerti anche nelle bufere della vita...
affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore; (Efesini 4:13-14)
come dice Paolo?
Se ami il corpo di cui fai parte, metti tra i propositi per l'anno nuovo
- il tuo sviluppo emotivo, per essere un credente equilibrato
- il tuo sviluppo cognitivo, per utilizzare gli errori del passato come mappa per evitarli
- il tuo sviluppo fisico per nutrirti di carne spirituale ed essere saldo nella fede.---
Qualcuno forse si starà pensando: “OK Marco, ora che mi hai fatto sentire '...'na schifezza', mi dai anche qualche consiglio su COME fare tutto quello che hai detto?”.
Sinceramente vorrei poterlo fare... ma non posso.
Non posso perché la tua vita è la TUA vita, e solo tu puoi sapere cosa ci sia da modificare, aggiustare, migliorare affinché tu possa iniziare, continuare o riprendere la crescita in Cristo e servirlo nella sua chiesa.
Non posso dirti cosa devi fare, tuttavia posso dirti cosa NON devi fare; posporre le tue decisioni a domani.
“OK Marco, Dio mi ha convinto tramite il tuo messaggio che debbo cambiare questo questo e quest'altro nella mia vita. Ma non oggi, non ora, non adesso. Adesso ho quest'altra cosa che mi prende troppo, è troppo grossa, è troppo dolorosa... ora non è un tempo favorevole, domani lo farò.”
A nessuno piace cambiare, perché abbiamo paura del cambiamento, specialmente se ci troviamo in momenti “particolari” della nostra vita; momenti di dolore, di preoccupazione, di stress.
Complimenti, benvenuto nel club! Ma sappi che c'è un tempo favorevole in cui poter servire. Ce ne parla Paolo in 2 Corinzi 6:1-10
Come collaboratori di Dio, vi esortiamo a non ricevere la grazia di Dio invano; poiché egli dice: "Ti ho esaudito nel tempo favorevole, e ti ho soccorso nel giorno della salvezza". Eccolo ora il tempo favorevole; eccolo ora il giorno della salvezza! Noi non diamo nessun motivo di scandalo affinché il nostro servizio non sia biasimato; ma in ogni cosa raccomandiamo noi stessi come servitori di Dio, con grande costanza nelle afflizioni, nelle necessità, nelle angustie, nelle percosse, nelle prigionie, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, con conoscenza, con pazienza, con bontà, con lo Spirito Santo, con amore sincero; con un parlare veritiero, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nell'umiliazione, nella buona e nella cattiva fama; considerati come impostori, eppure veritieri; come sconosciuti, eppure ben conosciuti; come moribondi, eppure eccoci viventi; come puniti, eppure non messi a morte; come afflitti, eppure sempre allegri; come poveri, eppure arricchendo molti; come non avendo nulla, eppure possedendo ogni cosa! (2 Corinzi 6:1-10)
Il tempo favorevole, dice Paolo, è ora.
Oggi è il giorno, questo è il tempo. In quale delle nove categorie di “problema” che Paolo elenca ti stai trovando?
Sei nelle afflizioni, forse per una malattia tua o di un tuo caro?
Ora è il tempo favorevole!
Sei nelle angustie, nelle veglie, nei digiuni, preoccupato di qualcosa che sta accadendo a te o a qualcuno che ami?
Eccolo il giorno della salvezza!
Sei nelle percosse, nelle prigionie nei tumulti, c''è qualcosa che minaccia l'incolumità tua o dei tuoi cari?
Oggi è il giorno!
Sei nelle fatiche, così stanco che non hai neppure la forza di sollevarti dal letto la mattina?
Ora, è il tempo favorevole!
Verso quale grazia di Dio delle nove che Paolo cita deve muoversi la tua vita?
Verso la purezza, o la conoscenza, o la pazienza, o la bontà, o lo Spirito Santo, o l'amore sincero, o il parlare veritiero, o la potenza di Dio, o la Sua Giustizia?
Solo tu puoi saperlo; Paolo ti rammenta che, sia nella gloria che nell'umiliazione, nella buona e nella cattiva fama, in qualsiasi condizione tu ti trovi, ora, oggi, adesso, è il tempo favorevole!
“E se non lo faccio? Cosa mi succede?”
Dio non vuole punirti, ma liberarti! Dio sa cosa è meglio per te, ed è per questo che ti chiede di fare solo le cose che ti faranno bene.
E' come se tu fossi partito con la macchina senza abbassare il freno di stazionamento. Stai spingendo sull'acceleratore, ma stenti a prendere velocità. Dio ti dice: “Abbassa il freno, lascia i tuoi problemi a me! Ora.”
Partendo con il freno a mano tirato:
- Non prenderai velocità
- sprecherai un bel po' di benzina in più
- la tua auto farà fumo e manderà un pessimo odore!
Allo stesso modo, se non decidi ora di impegnarti per cambiare la tua vita:
- La tua crescita spirituale sarà molto lenta
- sprecherai un sacco di energie spirituali (e anche fisiche)
- Le persone intorno vedranno il “fumo”, si accorgeranno prima o poi delle tue difficoltà.
Abbassa il freno, e cedi i tuoi problemi a Lui!
La tua chiesa è entrata nel suo quinto anno di vita, e tu ne sei parte integrante e indispensabile : quali energie sei disposto a investire per vederla crescere, e crescere sana?
Sei disposto ad impegnarti a crescere emotivamente, nella conoscenza e fisicamente, per aiutare lei a crescere?
All'inizio del messaggio ti ho detto che quella persona nata cinque anni fa, che si sta sviluppando, che mi riempie il cuore di gioia, dal quale non so staccarmi, che amo con tutto me stesso è la chiesa.
Questa chiesa, di cui tu sei una parte integrante ed indispensabile; e i sentimenti che nutro verso la chiesa che Gesù mi ha dato l'onore di condurre, sono dunque i sentimenti che ho per te.
E' per questo che voglio terminare qui il messaggio, e voglio venire da ciascuno di voi individualmente e pregare per voi; pregare per le vostre vite, per le vostre famiglie, per le sfide che state affrontando.
Siamo parte dello stesso corpo, siamo vivi nello stesso Cristo.
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