
Come ti comporti quando sei perseguitato? Perseguitato dagli altri, o dagli eventi della tua vita? Quali sentimenti hai? C'è tristezza? Se sei credente, la fiducia in Dio fa parte di questi sentimenti?? Ma soprattutto, c'è ira? E se c'è, come credente, è giusto provarla? Michele Carlson, attraverso il Salmo 137 ci illustra dove possiamo portare l'ira che anche un credente può provare.
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Salmo 137
(1) Là, presso i fiumi di Babilonia, sedevamo e piangevamo ricordandoci di Sion. (2) Ai salici delle sponde avevamo appeso le nostre cetre. (3) Là ci chiedevano delle canzoni quelli che ci avevano deportati, dei canti di gioia quelli che ci opprimevano, dicendo: "Cantateci canzoni di Sion!" (4) Come potremmo cantare i canti del SIGNORE in terra straniera? (5) Se ti dimentico, Gerusalemme, si paralizzi la mia destra; (6) resti la mia lingua attaccata al palato, se io non mi ricordo di te, se non metto Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia. (7) Ricòrdati, SIGNORE, dei figli di Edom, che nel giorno di Gerusalemme dicevano: "Spianatela, spianatela, fin dalle fondamenta!" (8) Figlia di Babilonia, che devi essere distrutta, beato chi ti darà la retribuzione del male che ci hai fatto! (9) Beato chi afferrerà i tuoi bambini e li sbatterà contro la roccia!
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