Cosa ci portiamo nel nuovo anno? Quali saranno le cose che porteremo e quali saranno quelle che lasceremo indietro? E, soprattutto, quali di quelle serviranno di più nell'anno che viene?
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Cos'è successo nella nostra piccola chiesa ne l 2010?
I numeri di cosa è successo nella nostra chiesa e tramite la nostra chiesa durante il 2010:
- 9 persone hanno accettato il Signore tramite la testimonianza e le preghiere di questa chiesa
- 2 persone sono state battezzate
- 2 persone hanno chiesto il battesimo
- 2 persone hanno chiesto di divenire membri della nostra chiesa
- 7 persone hanno completato la lettura della Bibbia in 1 anno
- 3 ragazzi del gruppo giovani hanno completato la lettura dei Vangeli in 1 anno
- siamo stati parte dell'organizzazione della prima conferenza in Italia di Chiesa Condotta da Propositi dove hanno partecipato 38 pastori da tutte le parti di Italia.
- Personalmente sono stato invitato a partecipare ad un training negli Stati Uniti assieme a altri trenta pastori da tutto il mondo.
- abbiamo raccolto quasi 2000 Euro per le missioni
- abbiamo pregato per una coppia missionaria che si è trasferita in Zimbabwe.
Forse ricorderete la storia dei minatori intrappolati in Cile; non so se avete saputo la storia di un certo Edison Pena.
Edison è stato il minatore che ha tenuto alto lo spirito di tutti gli altri minatori cantando loro le canzoni di Elvis Presley. E durante i suoi 69 giorni di prigionia sottoterra, Edison correva ogni giorno circa 10 km all'interno delle gallerie.
Una volta uscito ha confessato questo ai giornali: “ Correvo per dimenticare che era in trappola. Era come se ci fossero due persone in me: la persona debole che avrebbe voluto semplicemente mollare, è la persona che aveva deciso di essere forte, di correre e di sopravvivere. Alla fine, ho scelto quella che voleva vivere.”
qualche mese dopo la sua uscita dalla miniera, Edison si è scritto alla maratona di New York; in pochi credevano che ce l'avrebbe fatta a completarla. Ed invece ha corso questa maratona in meno di sei ore!
Forse noi come chiesa non dobbiamo correre la maratona di New York, ma abbiamo davanti a noi nel 2011 traguardi molto più importanti di quelli di Edison!
Ciascuno di noi può benedire il Signore per quello che abbiamo ricevuto nell'anno passato, ma molti di noi si trovano ad aver colpito un masso, un problema grande della nostra vita durante l'anno che è passato.
Cosa dobbiamo fare, dunque, di quel masso che abbiamo colpito durante il 2010? Dobbiamo portarlo nel 2011, oppure dobbiamo accendere il nostro martello pneumatico per demolirlo?
La storia di Edison ci da un'importante suggerimento; Edison non si è trascinato fuori dalla sua prigione sotterranea il masso, e non ha neppure cercato di distruggerlo all'interno della miniera.
Ma, una volta fuori, lo ha usato come strumento per fare qualcosa di nuovo, per fare progressi, usandolo come trampolino di lancio piuttosto che come un ricordo ingombrante.
Noi non facciamo progressi senza problemi; non è così che accade normalmente. Non possiamo raggiungere i nostri obiettivi semplicemente evitando le buche della strada che stiamo percorrendo. La chiave invece sta nel superare l'ostacolo, rendendo spinta tramite esso, gli occhi fissati sul nostro obiettivo, non importa cosa si frapponga tra noi ed esso.
Mosé aveva capito questo; una volta lasciato l'Egitto, avrebbe facilmente essere caduto nello scoraggiamento! C'era il faraone che lo inseguiva non aveva piani come dar da mangiare o dare riparo al suo popolo nel deserto, e stava guidando un gruppo di 2 milioni di persone per una scampagnata nel deserto. E tu pensi che il tuo macigno sia grande! Nonostante questo Mosé ha mantenuto lo sguardo fisso sul traguardo.
Ebrei 11 27 dice questo:
”Per fede abbandonò l'Egitto, senza temere la collera del re, perché rimase costante, come se vedesse colui che è invisibile.” (Ebrei 11:27)
Mosè aveva il suo guardo fisso sulla fede; i suoi occhi erano concentrati sul traguardo, qualsiasi cosa accadesse.
Naturalmente miglior esempio di costanza che possiamo trovare nella Bibbia è quello di Gesù: infatti in ebrei 12:2 è detto questo:
"Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio. (Ebrei 12:2b)
Quando il dolore della croce troppo grande, egli fissò costantemente i suoi occhi sul premio. Egli fissò costantemente i tuoi occhi, e la tua necessità di essere salvato; non si tirò indietro, non gli apparve troppo difficile il cammino, ma andò sino in fondo, compì tutta quanta la maratona per arrivare a tagliare il traguardo e donarti la salvezza.
I propositi di Dio per la tua vita sono sempre molto più grandi dei problemi della tua vita. Ed i problemi che stai affrontando proprio in questo momento, nella tua vita sia nel mondo che in chiesa hanno una ricaduta eterna. È un beneficio a lunga gittata. Se tu li guardi come problemi a breve gittata rischi di essere scoraggiato, così come se Gesù avesse scelto di sentire il male dei chiodi sulla croce sarebbe stato scoraggiato.
Ma se tu li guardi per il beneficio a lunga gittata che hanno, allora scoprirai i propositi di Dio, e non essere scoraggiato:
I problemi sono sempre usati da Dio perché tu volga lo sguardo su di Lui!
Ogni anno, durante i primi giorni, mi capita di riguardare indietro agli eventi trascorsi durante l’anno vecchio per una sorta di "bilancio". Eventi lieti, come pure tristi, vittorie e sconfitte si affollano nella mente in ordine casuale, e la valutazione varia spesso a seconda del numero di eventi lieti o tristi che la memoria torna a far rivivere.
Immancabilmente ogni anno entrano a far parte di questo bilancio numerose "tempeste"; periodi in cui tutto sembrava contro di me, in cui mi sono sentito solo ed indifeso. E, a distanza di mesi, scopro sovente il modo in cui il mio Padre Celeste mi ha tratto fuori dalla tempesta.
Ma lo scopro solo allora; quando ero "nella" tempesta ero troppo occupato a preoccuparmi di governare la barca per venirne fuori, o troppo preoccupato di quello che mi sarebbe accaduto, e quasi sempre scoraggiato perché non vedevo traccia di risposta alle mie preghiere. Così come il bimbo del racconto, vedevo i ciottoli cadere a breve distanza dalla mia malferma barchetta, attendendo quello che l’avrebbe affondata.
Il mio desiderio come vostro pastore, per quest'anno, e che possiate rimanere concentrati sull'obiettivo, sui traguardi, e vedere i problemi dell'anno passato con un trampolino di lancio per le benedizioni future.
Ogni alba, ogni domenica, ogni anno nuovo ci rammenta che Dio è in controllo, che sta lavorando e non si è dimenticato!
Fissa lo sguardo su di lui, così come fa il profeta Isaia:
“Non ricordate più le cose passate, non considerate più le cose antiche: Ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare; non la riconoscerete? Sì, io aprirò una strada nel deserto, farò scorrere dei fiumi nella steppa.” (Isaia 43:18-19)
La mia preghiera come vostro pastore per ciascuno di voi è la medesima che fa Paolo 1 2 Tessalonicesi:
“Ed è anche a quel fine che preghiamo continuamente per voi, affinché il nostro Dio vi ritenga degni della vocazione e compia con potenza ogni vostro buon desiderio e l'opera della vostra fede, in modo che il nome del nostro Signore Gesù sia glorificato in voi, e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e Signore Gesù Cristo.” (2 Tessalonicesi 1:11-12)
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