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I patti con Dio che l'uomo a stracciato:
- Adamo ed Eva (il frutto proibito)
- Noè (la torre di Babele)
- Mosè (il vitello d'oro)
- 40 anni nel deserto
- Giosuè sostituisce Mosè
- Alla morte di Giosuè il popolo si volge ad altri dei
Gli spiega che il re diverrà un dittatore. Dio alla fine cede all'insistenza, e dà loro un re (Saul),
Il nuovo patto di Dio con l'uomo
“Se temete l'Eterno, lo servite e date ascolto alla sua voce, e non vi ribellate al comandamento dell'Eterno, allora voi e il re che regna su di voi seguirete l'Eterno, il vostro DIO. Ma se non date ascolto alla voce dell'Eterno e vi ribellate al comandamento dell'Eterno, allora la mano dell'Eterno sarà contro di voi, come fu contro i vostri padri.” (1 Samuele 12:14-15 ND)
3 caratteristiche del patto di Dio con l'uomo
- contiene una benedizione
- contiene un comandamento
- contiene un avvertimento
1. La benedizione: "Voi e il vostro re seguirete l'Eterno”
“voi e il re che regna su di voi seguirete l'Eterno”
Stai sentendo che “segui l'Eterno”? Percepisci che stai camminando nel solco che Egli ha tracciato davanti a te? Se no, quale re stai seguendo? Il Re dei re, oppure un re molto più “prosaico (denaro, ambizione, piaceri, ecc)? Se non lo senti, è probabile che non stai seguendo il comandamento.
2. Il comandamento: "temete, servite, ascoltate e obbedite all'Eterno"
“Se temete l'Eterno, lo servite e date ascolto alla sua voce, e non vi ribellate al comandamento dell'Eterno”
3 azioni da fare
- temere: yare = il timore che è dovuto a qualcuno che ne sa più di noi (es. nostro padre).
- Servire.
- Ascoltare.
3. L'avvertimento: "Se non date ascolto, la mano dell'Eterno sarà contro di voi."
“Ma se non date ascolto alla voce dell'Eterno e vi ribellate al comandamento dell'Eterno, allora la mano dell'Eterno sarà contro di voi, come fu contro i vostri padri.”
L'inizio del nuovo patto
- Un inizio travagliato
“Io mi pento di avere stabilito Saul re, perché si è allontanato da me e non ha eseguito i miei ordini” (1 Samuele 15:11)
Finalmente Dio cerca e trova “qualcuno secondo il mio cuore!” Un uomo speciale che osserverà TUTTI i comandamenti di Dio
(Rivolto a Saul)
“Il SIGNORE si è cercato un uomo secondo il suo cuore, e il SIGNORE l'ha destinato a essere principe del suo popolo, poiché tu non hai osservato quello che il SIGNORE t'aveva ordinato". (1 Samuele 13:14)
Qualcuno che sia capace di mantenere il patto con lui.
(Rivolto a Salomone)
“Se cammini nelle mie vie, osservando le mie leggi e i miei comandamenti, come fece Davide tuo padre, io prolungherò i tuoi giorni". (1 Re 3:14)
Davide è più di un re; è un figlio cercato (es. Samulele che chiede a Issai se c'è un altro figlio) protetto (es. la fuga da Saul che lo voleva morto). Se c'è stato mai un uomo che Dio ha amato più di ogni altro al mondo, quello è stato Davide. Dio ha finalmente trovato “l'uomo”, quello con cui firmare un patto che venga rispettato
“perché Davide aveva fatto ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, e non si era scostato in nulla dai suoi comandamenti per tutto il tempo della sua vita...”(1 Re 15:5)
L'accordo potrebbe essere concluso per sempre, il patto firmato, la pace stipulata tra Dio e l'uomo.... ma qualcosa, anche stavolta va storto.
Che cos'è che non ha funzionato stavolta?
L'anno seguente, nella stagione in cui i re cominciano le guerre, Davide mandò Ioab con la sua gente e con tutto Israele a devastare il paese dei figli di Ammon e ad assediare Rabba; ma Davide rimase a Gerusalemme. Una sera Davide, alzatosi dal suo letto, si mise a passeggiare sulla terrazza del palazzo reale; dalla terrazza vide una donna che faceva il bagno. La donna era bellissima. Davide mandò a chiedere chi fosse la donna. Gli dissero: "È Bat-Sceba, figlia di Eliam, moglie di Uria, l'Ittita". Davide mandò a prenderla; lei venne da lui ed egli si unì a lei, che si era purificata dalla sua impurità; poi lei tornò a casa sua. ... La mattina seguente, Davide scrisse una lettera a Ioab e gliela mandò per mezzo d'Uria. Nella lettera aveva scritto così: "Mandate Uria al fronte, dove più infuria la battaglia; poi ritiratevi da lui, perché egli resti colpito e muoia". (2 Samuele 11:1-4, 14-15)
La strategia di satana è sempre la solita:
# mettere in dubbio che Dio ci vuole davvero bene
# smentire e capovolgerle le benedizioni, i comandamenti o gli avvertimenti di Dio.
# fornire una benedizione “alternativa
# mettere in dubbio che Dio ci vuole davvero bene
Davide sapeva che Dio lo amava... ma era “solo” con se stesso, con il suo carico di responsabilità e di pesi, con nessuno che lo incoraggiasse. Forse ripensa al suo amico Gionatan.
“Io sono in angoscia a motivo di te, Gionatan, fratello mio; tu mi eri molto caro, e l'amore tuo per me era più meraviglioso dell'amore delle donne. Come mai sono caduti i prodi? Come mai sono state infrante le loro armi?” (2 Samuele 1:26-27)
# smentire e capovolgerle le benedizioni, i comandamenti o gli avvertimenti di Dio.
Davide sapeva di essere benedetto
“Poiché tu, o Signore, DIO, sei colui che ha parlato e per la tua benedizione la casa del tuo servo sarà benedetta per sempre!" (2 Samuele 7:29)
# fornire una benedizione “alternativa
La benedizione alternativa è rappresentata da una bellissima donna, che scivola nel letto di Davide
Le 3 “asole” che satana usa per legarci
1. Tutti vogliono sentirsi bene
2. Tutti vogliono avere beni (fisici, cose)
3. Tutti vogliono essere invidiati
Davide “cade” nella trappola tesa dal suo nemico satana. Lui è il “re”. Lui può permettersi di restare a casa mentre gli altri vanno in guerra. In fondo, essere re è una posizione invidiabile per certi versi. E, visto che ci siamo, visto che non c'è nessun altro, perché non concedersi un “qualcosa di più”? Avere un qualcosa che ancora non ho? Soprattutto perché quella cosa che ancora non ho avuto mi farà “sentire bene”!
1. vide una donna che faceva il bagno. La donna era bellissima.
desiderio degli occhi = desiderio di “avere” = tutto ciò che ci piace e vorremmo per noi.
2. Davide mandò a prenderla; lei venne da lui ed egli si unì a lei
desiderio della carne = la tentazione di “sentire”” = tutto ciò che ci fa sentire “bene”
3. Mandate Uria al fronte ... perché egli resti colpito e muoia"
desiderio dell'orgoglio = desiderio di “essere” = tutto ciò che ci fa sentire al di sopra degli altri.
Vi ricordate che poco fa abbiamo letto un brano che diceva:
“perché Davide aveva fatto ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, e non si era scostato in nulla dai suoi comandamenti per tutto il tempo della sua vita...”(1 Re 15:5)
Ma il versetto non era completo, poiché termina con queste parole:
“...salvo nel fatto di Uria, l'Ittita.”
4 lezioni dall'esperienza di un grande che cade.
1. Non smettere mai di andare in battaglia.
“nella stagione in cui i re cominciano le guerre, .. Davide rimase a Gerusalemme”
Davide credeva di potersi “rilassare”, prendere un anno “sabbatico” dalla lotta per il Signore:
“Io ho dato! Vadano gli altri. Io mi faccio una pennichella”.
Non importa quanto tu sia maturo, se tu smetti di “lottare”, di lavorare sulla tua fede, sei a rischio di caduta.
2. Non rimanere da solo
Davide mandò Ioab con la sua gente e con tutto Israele
Davide era rimasto “solo”; non c'era nessun suo amico a poterlo sostenere: “Io sono Davide! Non ho mica bisogno di altri! Io sono amico di Dio!
Nota.: Dio rarissimamente parlava a Davide ma usava quasi sempre altre persone MATURE (Samuele, Gionatan, Natan)
Non importa la tua maturità, o la tua assiduità nel leggere la Parola di Dio, se rimani isolato stai progettando la tua caduta. Non staccarti da chi parla la tua “stessa lingua”. Ricordati che spesso Dio ti parla attraverso i credenti maturi.
3. Non passeggiare davanti a una doccia aperta
si mise a passeggiare sulla terrazza ... dalla terrazza vide una donna che faceva il bagno.
Davide credeva di poter dominare la sua “chimica”: “Ho vinto Golia, ho vinto popoli, vuoi che non vinca i miei istinti?”
Non importa quanto tu sia maturo, se passeggi davanti alla cabina aperta dove sta facendo la doccia ciò che sai non ti è lecito avere o fare, prima o poi la tua “chimica” vincerà sulla tua volontà.
4. Confessa il peccato per ricevere il perdono
“Allora Davide disse a Natan: 'Ho peccato contro il Signore'. Natan rispose a Davide: 'Il Signore ha perdonato il tuo peccato; tu non morrai”.
Abbiamo una capacità incredibile di “fare gli indifferenti”, di negare anche l'evidenza (es. Aronne “E dopo aver cesellato uno stampo” “Essi mi hanno dato dell'oro, io l'ho buttato nel fuoco e ne è venuto fuori questo vitello” Es.32: 4, 24”)
La guarigione inizia col confessare, non col nascondere!
“Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi. (1 Giovanni 1:8-10)
Se non Davide, chi potrà?
Neppure Davide era stato capace di rispettare il patto che Dio aveva sottoscritto con lui. Paolo afferma:
“Come dicono le Scritture: "Nessuno è giusto, neppure uno!” (Romani 3:10 PV)
Davide conosceva i comandamenti? Certo che si! Sapeva che Dio lo amava, Certo che si! Ma si trovava nella stessa medesima situazione che descrive Paolo molti secoli dopo:
“Dentro di me, infatti, amo fare la volontà di Dio, ma sento qualcos'altro radicato dentro di me, che è in lotta contro ciò che la mia mente approva, e mi rende schiavo del peccato che è ancora in me.” (Romani 7:22-23 PV)
Se neppure un re come Davide è stato capace di rispettare il patto, se OGNUNO è sottoposto a una legge che è dentro di noi e che lotta contro ciò che sappiamo, chi potrà farlo?
“O miserabile uomo che sono! Chi mi libererà da questo corpo di morte? (Romani 7:24 ND)
Il Re che saprà
Davide decise di costruire un tempio per il Signore. Dio gli disse “Non sarai tu a farlo, ma uno della tua discendenza”
“Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu riposerai con i tuoi padri, io innalzerò al trono dopo di te la tua discendenza, il figlio che sarà uscito da te, e stabilirò saldamente il suo regno. Egli costruirà una casa al mio nome e io renderò stabile per sempre il trono del suo regno. Io sarò per lui un padre ed egli mi sarà figlio...” (2 Samuele 7:12-14)
Sarebbe venuto un re, a costruire una casa fatta non di pietre e vetro, ma di visi, braccia, gambe, cuori, come il mio, e il tuo, se hai accettato quel Re che giunge non su un destrieri, ma su un asina.
"Dite alla figlia di Sion: "Ecco il tuo re viene a te, mansueto e montato sopra un'asina, e un asinello, puledro d'asina... La maggior parte della folla stese i mantelli sulla via; altri tagliavano dei rami dagli alberi e li stendevano sulla via. Le folle che precedevano e quelle che seguivano, gridavano: "Osanna al Figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nei luoghi altissimi!" (Matteo 21:5, 8-9)
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