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07 aprile 2013

Raggiungere insieme il mondo per Cristo | 7 Aprile 2013 |

Come posso raggiungere gli altri che non conoscono Gesù attraverso un piccolo gruppo di credenti?
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Gli scopi di questa campagna di 40 giorni:
  • accrescere la comunione fraterna nella nostra comunità
  • mostrare amore a coloro che vivono attorno a noi e non fanno ancora parte della nostra comunità.
Perché? Perché abbiamo detto che “Insieme è meglio”. Perché Dio ci ha creato come lui, e lui ama stare assieme alle sue creature.

Quanti amici hai, nella tua vita?  Persone con cui ti puoi confidare, da cui puoi riceve  aiuto e consigli, e viceversa?

Il reale problema della società italiana  e soprattutto nella nostra zona è che tutti quanti hanno molti conoscenti, ma di amici... zero. E' un limite grande della nostra società, dovuta alla cultura e alle abitudini. Noi come chiesa vogliamo aiutare voi a trasformare quei conoscenti in amici... ai quali possiamo parlare...

“ insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate” (Matteo 28:20)

Perché questo?  Perché  Dio ama te... ma ama anche gli altri, e vuole che gli altri lo amino.
E più persone crederanno, più persone lo ameranno e parleranno di lui ad altre persone che crederanno... ecc.

Ma, la prima cosa che devi fare è: decidi di non essere egoista. Decidi di non occuparti solo della tua vita, ma apri gli occhi e guardati attorno per vedere i bisogni di coloro che ti stanno a fianco. Decidi che anche loro hanno il diritto di accettare Gesù e di essere aiutati.

Sei spaventato dal compito? Beh, è normale... ma sappi che il bello dell'avere una famiglia di chiesa è che... non devi farlo da solo!

Paolo aveva capito bene che, per quanto fosse “speciale” lui, che aveva parlato direttamente con Gesù, da solo non avrebbe avuto un grande risultato per Dio:

“Quando prego per voi, il mio cuore si riempie di gioia per tutto l’aiuto che mi avete dato nel diffondere il Vangelo di Cristo dal giorno in cui l’avete conosciuto fino ad ora.” (Filippesi 1:3-5 PV)

Paolo aveva capito che aveva bisogno di partner per raggiungere il mondo per Cristo. Allo stesso modo tu hai bisogno di uno o più partner per essere efficace come credente e compiere il comandamento di Gesù in Matteo 28:20.

Come possiamo diventare “partner” l'uno dell'altro nei nostri piccoli gruppi per raccontare di Gesù agli altri?

P - Pregando assieme

La prima cosa da fare nel tuo piccolo gruppo è di pregare assieme.

a) Assieme ai tuoi amici credenti per i tuoi amici non credenti

“Non dimenticate di pregare anche per noi, perché Dio ci dia buone occasioni di proclamare il mistero di Cristo.” (Colossesi 4:3a PV)

Se vuoi che le porte verso i tuoi amici non credenti si aprano, devi pregare assieme ai tuoi amici credenti per le occasioni, e ti assicuro che comincerai a vederne dovunque!

b) Assieme ai tuoi amici non credenti (se ce ne sono)

Nessuno può obbligare nessuno a pregare, ma tu puoi farlo per loro! Possono contraddire quello che gli dici, possono non credere a quello che leggono, ma difficilmente rifiuteranno le tue preghiere

Cosa fare nel tuo piccolo gruppo?

Ognuno scelga una persona che vorrebbe vedere accettare Gesù; ed ognuno preghi per la persona scelta dall'altro e per la sua famiglia.

A – Appellandoti (o affidandoti) alle cose che hai in comune.

“Anche con i pagani sono accondiscendente al massimo, (facendo, però, sempre ciò che è giusto per un cristiano). E così, mostrandomi d’accordo, riesco a guadagnarmi la loro fiducia ed a portarli alla conversione. Anche quando sono con i deboli nella fede, mi adeguo a loro; proprio così, cerco di adattarmi ad ogni tipo di persona, purché possa parlargli di Cristo, e Cristo lo salvi. Tutto questo lo faccio per amore del Vangelo e per ricevere anch’io con gli altri le sue benedizioni.” (1 Corinzi 9:21-23 PV)

Prima di poter condividere il Vangelo con qualcuno, devi prima aver stabilito un ponte, una relazione con lui (o lei). Chiediti: “Quali sono le cose che abbiamo in comune”? Sia le cose belle (interessi, hobby), sia le meno belle (i dolori, le paure)

Cosa fare nel tuo piccolo gruppo?

Fai una lista di ciò che hai in comune con l'altro. Chiediti “Chi conosciamo tra le persone che non hanno accettato ancora Gesù con cui abbiamo cose in comune?"

R – Raggiungendoli con l'amore

Gesù dice

“Ama il prossimo come te stesso” (Matteo 22:38)


Perché dovremmo farlo? Non per dovere, non per pressione, non per colpa, no per sentirci superiori, non per farci notare...

“Nel nostro profondo amore per voi avremmo voluto donarvi non soltanto il Vangelo, ma la nostra stessa vita, tanto ci eravate diventati cari!” (1 Tessalonicesi 2:8 PV)

1) Semplicemente perché l'amore di Cristo E' la notizia del giorno, dell'anno, del secolo, del millennio... Se io avessi la cura per il cancro vorrei che tutti lo sapessero!
E Cristo non è la soluzione al cancro... ma la soluzione alla morte e alla separazione da Dio per sempre! Cristo è la notizia che tu non sei qui per caso!

2) Semplicemente perché

“Cristo E' amore...” (1 Giovanni 4)

Il problema è che noi spesso non lo siamo! Ci aspettiamo che i non credenti si comportino come credenti... e li condanniamo!

“Infatti, non è mio compito giudicare quelli di fuori: dobbiamo invece giudicare e trattare severamente quelli che appartengono alla nostra chiesa e peccano” (1 Corinzi 5:12 PV)

Cosa fare nel tuo piccolo gruppo?

Chiedi a Dio di darti un amore più grande per coloro che non lo conoscono. Chiedi ai non credenti “Come posso pregare per te?”

T – Testimoniando la tua esperienza con Gesù

Tu devi raccontare agli altri di come Dio ha cambiato la tua vita... e se la tua vita non è cambiata... poniti qualche domanda!

“Per il regno di Dio voi siete un popolo di sacerdoti, santi e puri, un popolo che Dio s’è conquistato. Tutto questo, perché possiate annunciare le opere perfette di colui che dalle tenebre vi ha chiamati alla sua luce meravigliosa.” (1 Pietro 2:9 PV)

Spesso le persone attorno a noi non sanno neppure che crediamo in Gesù che frequentiamo una chiesa evangelica...  E come possiamo parlagli di Gesù... se prima non gli parliamo di quello che Gesù ha fatto per noi e in noi?

Testimone: nelle gare in pista un oggetto da “passare” per poter completare la corsa. E la tua corsa non è fatta correttamente se non passi il testimone; l'altro non può partire, e verrà squalificato... e la colpa, alla fine, è anche tua!

Come dare la mia testimonianza?

Non esiste un metodo unico ed infallibile; ma devi essere: attento a cogliere l'attimo giusto, e devi desiderare di farlo!

Una cosa importante: tu devi dire la tua storia, non la tua “stooooooriawn!” (sbadiglio). Il tuo gruppo è un'ottimo banco di prova; scrivila, e raccontala. Cinque minuti, non più!

N – Nutrendo l'amicizia

Per sviluppare un'amicizia devi dare tempo e cibo ad essa:

“Lavorate insieme d’amore e d’accordo; non cercate d’imporre la vostra personalità e non adoperatevi per entrare nelle grazie dei pezzi grossi, ma godete della compagnia della gente semplice. E non pretendete di sapere sempre tutto!” (Romani 12:16 PV)
Per sviluppare un'amicizia bisogna investire tempo... e gran parte del tempo deve essere spesa ad ascoltare! Una delle maniere più bibliche per sviluppare amicizie è... fare pranzi! Gesù era conosciuto perché era sempre a casa di qualcuno a pranzo o a cena!

I due più grossi problemi dei credenti (due estremi)
  • Isolamento: esco solo con altri credenti e parlo solo di cose di chiesa
  • Omologazione: esco con tutti e mi comporto come gli altri.
C'è una terza via:
  • Impermeabilizzazione: il pesce nel mare non diventa salato anche se vive nell'acqua salata perché è impermeabile all'acqua.
Cosa fare nel tuo piccolo gruppo?

Invita amici; abbi li coraggio di invitarli forse si aspettano di essere invitati! Organizza un pranzo (o una cena); non deve essere un “mini culto”, ma nemmeno un evento mondano. Sii chiaro che ci sarà un piccolo momento di riflessione (prima o dopo il pasto).

E – Essendo certi che Dio agirà


Il versetto più rischioso della Bibbia:

“Va’, ti sia fatto come hai creduto. “ (Matteo 8:13)

Una volta una giovane si avvicinò a Charles Spurgeon , un famoso pastore britannico e gli disse: “Signor Spurgeon, io non capisco; ogni volta che che lei parla alle persone del Signore, queste si aprono a lei raccontando le loro vite, e spesso accettano Cristo. Quando io parlo alle persone del Signore, nessuno sembra essere interessato; nessuno accetta Cristo. Dov'è che sbaglio?” Spurgeno rispose: “Giovane, non ti aspetterai che le persone accettino Cristo ogni volta che parli loro del Signore, vero?” “Certamente no!” rispose il giovane. “E' questo il tuo problema.” replicò Spurgeon.

Ci credi davvero che Dio può fare molto di più di ciò che pensi... oppure lo canti solo come una riga di una canzone. Non perdere mai la speranza che qualcuno accetti Cristo.

“Che cos’è la fede? È la completa certezza che quello che si spera si realizzerà. È la piena fiducia in cose che non si vedono” (Ebrei 11:1 PV)

Ricorda la storia del paralitico portato dagli amici a Gesù: egli non fu guarito per la sua fede... ma per quella dei suoi amici!

Cosa fare nel tuo piccolo gruppo?

Non smettere mai di pregare per la crescita: incoraggia gli altri a fare lo stesso.

R - Rappresentando Cristo con la tua vita

“Qualsiasi cosa fate o dite, fatelo come rappresentanti del Signore Gesù, ringraziando Dio Padre, per mezzo suo.” (Colossesi 3:17 PV)

Poniti sempre la domanda : "Cosa farebbe Gesù?

Nel mio lavoro di commercio,  io giudico la ditta dal rappresentante che mi propone il materiale: la sua competenza, la sua costanza, la sua offerta.

E tu.. che tipo di rappresentante sei, per Cristo?
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