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09 marzo 2014

Pregare è cambiare: introduzione ai "40 Giorni nella Preghiera" (2° parte) | 9 Marzo 2014 |

Pregare è cambiare: la strategia di Dio per cambiare te steso e il posto dove vivi.
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Siamo ad una settimana dall'inizio dei “40 giorni nella preghiera”! La volta scorsa avevamo visto cosa significhi pregare attraverso il “Padre nostro”,  ed avevamo detto che quando prego:

1. Capisco che Dio è un padre
2. Cedo a Dio il controllo
3. Vedo Dio come come mio sostegno
4. Mi sbarazzo dei miei peccati
5. Mi libero delle ferite del passato
6. Mi libero della tentazione
7. Decido di dare significato alla mia vita

Quando prego...

Parlo a mio PADRE che è in CONTROLLO ed è il mio SOSTEGNO, che cancella i miei PECCATI e il mio PASSATO, e mi aiuta con le TENTAZIONI future dando SIGNIFICATO alla mia vita.

Avevamo anche detto che pregare è cambiare: cambiare la mia logica,

  • dove IO sono in controllo,
  • dove IO devo dare sostegno (a me e ad altri)
  • dove IO devo gestire i miei peccati
  • dove IO devo gestire il mio passato
  • dove IO devo fronteggiare le mie tentazioni
  • dove IO devo dare significato alla mia vita ed a quella di chi ho a fianco.

Questa è la logica del mondo. Per sovvertire questa logica tu non sei sufficiente, ti serve

  • una strategia
  • un TEAM.

La “strategia”



La “strategia” non l'abbiamo scelta “a caso”, e, in realtà non l'abbiamo neppure scelta noi come conduzione della chiesa ma è esattamente la strategia che troviamo nel Nuovo Testamento.

1. TU preghi

La preghiera parte con un impegno personale e solitario; io DEVO voler pregare,  DEVO voler passare tempo con Dio. La volta scorsa avevamo detto che pregare è:

  • parlare a Dio,
  • ascoltare Dio,
  • amicizia con Dio,
  • confidare in Dio.

Per poter coltivare un'amicizia vera, un'amicizia che duri, la cosa fondamentale è parlare; se manca la comunicazione, l'amicizia si affievolisce, e piano piano muore. Non posso dirti “sono tuo amico” e poi rimanere in silenzio quando ci incontriamo.

Vi è mai capitato di “litigare” con vostra moglie, con vostro marito, con un'amico o un'amica cara?
Quale è la prima reazione? “Non ti parlo più”.

Molti credenti si comportano come se avessero litigato con Dio, dicono di vivere nella sua presenza, di amarlo, che lui è la cosa più importante delle loro vite... ma poi evitano di sedersi, e nutrire quell'amicizia di parole e di ascolto.

Il primo aspetto della preghiera è quello personale,  uno a uno: Gesù stesso, poco prima di regalarci il Padre nostro ha detto così:

“E quando pregate, non fate come gli ipocriti, che amano mettersi a pregare in pubblico, nelle sinagoghe e agli angoli delle strade, dove tutti li possono vedere. Vi assicuro che questa è la sola ricompensa che ne otterranno. Ma, quando pregate, andate in un posto privato, chiudete la porta dietro di voi e pregate il Padre vostro segretamente. E il Padre vostro, che conosce tutti i segreti, vi ricompenserà apertamente.” (Matteo 6:5-6 PV)

La volta scorsa avevamo visto che era Gesù stesso che si appartava con il Padre per parlare:

“Il mattino seguente, Gesù si alzò molto prima dell'alba e si reco in un posto deserto per pregare. (Marco 1:35 PV)

“Qualche giorno dopo, Gesù salì sulla montagna a pregare, e prego Dio per tutta la notte.” (Luca 6:12 PV)

Ci deve essere un momento della giornata, dove spegni tutti i cellulari, tutte le PS3, tutte le TV, metti in stand-by tutte le altre attività, e “parli con Dio”.  Ricorda: è una “conversazione”, non un monologo! Una conversazione con un Padre che ti ama  e che conosce già tutte le tue esigenze!

Gesù ci conosce.  Sa che tendiamo a fare di quella conversazione un monologo o peggio, una prova di eloquenza.

"Non recitate continuamente le stesse preghiere, come fanno i pagani, che pensano di essere esauditi se parlano molto. Ricordate che il Padre vostro sa esattamente ciò di cui avete bisogno ancor prima che glielo chiediate.” (Matteo 6:7-8 PV)

Semplicemente, parlo. Parlo come parlerei a un amico. Se mio figlio Matteo mi chiede che gli passi l'acqua a tavola, non è che mi dice: “Oh, autorevole guida della famiglia Delle Monache, ti prego di concedermi quella sostanza che Dio hai composto fondendo die atomi di idrogeno con un'atomo d'ossigeno atto a soddisfare l'equilibrio idrico del mio corpo

No. Semplicemente, mi dice :” Papà, mi passi l'acqua?

1° impegno : nei prossimi 40 Giorni PARLERO' a Dio ogni giorno.

2. La TUA famiglia prega

La famiglia è il “nucleo” della società creato da Dio. Nel Giardino dell'Eden Adamo ed Eva PARLAVANO con Dio in modo diretto.

Se parlare con Dio è la prima “mossa strategica”, la seconda riguarda la tua famiglia. Una famiglia che prega assieme (non importa quanto grande sia) è una famiglia che costruisce dei legami che la terranno salda ed unita attraverso le vicissitudini della vita.

Gesù oltre ad averci lasciato l'esempio della preghiera perfetta,  ci ha lasciato anche l'esempio di una famiglia che prega... la sua!

“Tutti d'accordo pregarono senza sosta, insieme con le donne, con Maria, madre di Gesù, e coi suoi fratelli.” (Atti 1:14 PV)

TUTTA la famiglia di Gesù pregava assieme sappiamo che Gesù aveva almeno quattro fratelli (Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda). Non sappiamo quante e se avesse sorelle, ma sta di fatto che la sua famiglia pregava UNITA!

Una considerazione importante: se è vero che Gesù ha detto:

“Perché dove due o tre si riuniscono nel mio nome, io sarò là fra loro" (Matteo 18:20 PV)

pensate quando prega il nucleo della società che suo Padre ha progettato, cosa può accadere! Pregate assieme,  e ricordatevi che pregare è parlare “con” qualcuno, con Dio, per cui parlate “con” la vostra famiglia, non “alla vostra famiglia” non sono ammessi “ramanzine” in preghiera: “Gesù, fa che mio marito mi ami i più” “Signore, fa che mio figlio sia più servizievole” “Padre fa che mia moglie impari a fare la carbonara come si deve”

2° impegno : nei prossimi 40 Giorni PREGHERO' CON la mia famiglia  ogni giorno.

3. Il TUO PICCOLO GRUPPO prega

Se la famiglia è il primo nucleo della società,  il piccolo gruppo è il primo nucleo della chiesa.

“Salutate pure tutti quelli che si riuniscono in casa loro per adorare il Signore... Saluti a Filologo, a Giulia a Nèreo e a sua sorella, a Olimpia e a tutti i santi che sono con loro.” (Romani 16:5a, 15 PV)

La forza della chiesa, sta nel piccolo gruppo; la domenica, questa sala, non sono il luogo adatto per parlare, il piccolo gruppo si! E' lì dove ci possiamo aprire, chiedere sostegno, dare sostegno, chiedere consiglio, dare consiglio... in una parola, DIMOSTRARE AMORE.

C'è un problema: è difficile parlare, consigliare, ricevere sostegno... se non ci siamo! Il piccolo gruppo, è importante TANTO se non PIU' della domenica! E' lì che condividiamo le nostre vite,
e facendo questo capiamo per chi o per cosa dobbiamo pregare.

3° impegno : nei prossimi 40 Giorni SARO' PRESENTE E PREGHERO' CON la mia famiglia di chiesa ogni settimana.

4. La TUA CHIESA prega

Sappiamo che la prima chiesa aveva dei capisaldi, delle cose irrinunciabili che faceva con diligenza e costanza:

“Essi seguivano assiduamente l'insegnamento degli apostoli, vivevano insieme fraternamente e prendevano parte alla Cena del Signore e alle riunioni di preghiera.  Ogni giorno, tutti insieme, andavano al tempio, poi s'incontravano nelle case a piccoli gruppi per spezzare il pane e mangiare insieme con grande gioia e gratitudine, lodando Dio. (Atti 2:42, 46-47 PV)


  • Ricevevano l'insegnamento degli Apostoli  = leggevano il Nuovo Testamento! In diretta!
  • Spezzavano il pane = facevano la santa cena spessissimo!
  • Andavano al tempio = Gesù diceva questo del tempio (citando Isaia)

"Non sta scritto: "Il mio tempio deve essere un luogo di preghiera per tutti i popoli?" (Marco 11:17 PV)

Oltre a pregare individualmente, nelle famiglie, nei piccoli gruppi, la prima chiesa pregava nel tempio: E questo è quello che vogliamo fare anche noi durante i 40 giorni: al termine di ogni messaggio ci fermeremo a pregare; vogliamo che questo luogo diventi non un luogo di incontro tra di noi, ma la “casa della preghiera” dove la Chiesa della Vera vite, come Corpo di Cristo, si incontra con Dio.

Perché, sapete, quando il Corpo di Cristo, la chiesa, si riunisce in preghiera, assiduamente, tutti insieme, in preghiera, possono accadere delle cose meravigliose. Ne volete un esempio?

“I discepoli erano riuniti tutti insieme,  quando improvvisamente si udì un rumore dal cielo, come un vento impetuoso, un rumore tale che riempì tutta la casa dove si trovavano.  Allora apparvero come delle lingue di fuoco, che si separarono l'una dall'altra e si posarono sopra ciascuno di loro.  Tutti i presenti furono pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito Santo li guidava.” (Atti 2:1-4 PV)

Una chiesa UNITA, una chiesa riunita, una chiesa in preghiera... E' allora che il Signore vede, sorride, e dice: “OK. E' ora! Ricevete la MIA potenza, e la MIA benedizione”. E in un solo giorno, tremila persone accettano Gesù.

Io sento che Dio vuole vedere questo da noi, prima di mandare la sua potenza, prima di benedire con la crescita.

4° impegno : nei prossimi 40 Giorni SARO' PRESENTE NELLA MIA CHIESA ogni settimana.

Preghiamo assieme.


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