E' questo il tema della presentazione di Noemi, ultima bimba nata nella nostra chiesa.
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Qualche rapida spiegazione per chi vede per la prima volta una “presentazione”.
Cosa NON è
Non è “ un “battesimo asciutto”... senza acqua: noi crediamo che il battesimo sia un atto di obbedienza di colui che ha capito che Gesù è morto per liberarci dai nostri peccati e per essere nostro mediatore presso il Padre. Per questo battezziamo chi è adulto abbastanza da capire il Vangelo e la salvezza e sceglie di obbedire a Gesù
Non è una cerimonia di “inclusione”: Noemi oggi non diventa “membro” di questa chiesa anche questo lo dovrà scegliere se mai da adulta.
Cosa è
Esisteva ai tempi dell'Antico Testamento (la prima parte della Bibbia), ed era presente anche al tempo di Gesù:
“I genitori portarono Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore, perché sta scritto nella legge di Dio: "Se il primo figlio di una donna è un maschio, deve essere consacrato al Signore". In tale occasione i genitori di Gesù offrirono il sacrificio stabilito dalla legge: un paio di tortore o due piccioni.” (Luca 2:22-24 PV)
Noi non chiediamo tortore o piccioni! Magari un bel panino o una fetta di torta... ma dopo!
Cosa facciamo, allora? Ci stringiamo attorno ad Annamaria e a Mario che oggi prendono un impegno solenne davanti a Dio: aiutare Noemi a crescere nella consapevolezza che Dio esiste, è un Padre buono, e che Gesù è suo figlio ed è il nostro amico per la vita.
E' un compito difficile, e noi come loro chiesa promettiamo solennemente di aiutarli in questo.
Vorrei raccontarvi una storia...la storia di questa “conca”
Qualche mese fa l'ho buttata, e devo dire che non è stato facile... non perché fosse di alcun valore, era solo una conca in plastica, ma per quello che essa aveva rappresentato tra me e i miei due figli...
(Filmato)
Ogni sera io mi precipitavo a casa dal mio lavoro, riempivo di acqua calda la conca, chiudevo la porta del bagno, prendevo mio figlio tra le mani e lo immergevo in qualcosa di buono, qualcosa di rassicurante, qualcosa che gli ricordava forse il grembo di sua madre.
E mentre le mie mani lo sostenevano nell'acqua ci scambiavamo lunghi sguardi pieni d'amore.
In quei momenti io ero il suo sostegno, l'amore, e il benessere.
Purtroppo i figli crescono (e noi ci invecchiamo), le conche si rompono, non basta più l'acqua calda e una mano sotto la testa... Mario e Annamaria sanno molto bene questo.
Come genitori forse ci piacerebbe continuare ad essere “indispensabili” ma c'è un momento in cui il ricordo della conca sarà lontano, sarà, appunto, un ricordo.
E' questo il motivo che oggi presentiamo Noemi, perché Mario e Annamaria hanno compreso che c'è un solo modo per sostituire la “conca” che prima o poi si romperà, il braccio del papà e della mamma che prima o poi sarà lontano come lo sguardo d'amore.
Vogliamo “immergere” metaforicamente Noemi in un “altro” tipo di conca, fornire un “altro” tipo di braccia e un altro sguardo d'amore: questo:
“Signore, tu mi hai esaminato e mi conosci. Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo, tu comprendi da lontano il mio pensiero. Tu mi scruti quando cammino e quando riposo e conosci a fondo tutte le mie vie. Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua, che tu, Signore, già la conosci appieno. Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle e poni la tua mano su di me.” (Salmo 139:1-5)
Annamaria e Mario desiderano far crescere Noemi nella consapevolezza che Dio la conosce e la ama, e che sarà sempre al suo fianco.
Non è cosa da poco nel nostro mondo relativista, dove credere non è così importante, tanto ce la faccio da solo, oppure basta credere a qualsiasi cosa, filosofia o religione, tanto vale lo stesso.
Ma Gesù ha detto:
“Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Giovanni 14:6)
Ci sono tante filosofie e religioni affascinanti ma sono per “l'oggi”, appagano noi stessi, Ma non è questo che vogliono Annamaria e Mario per Noemi.
L'apostolo Paolo in 1° Corinzi 13 afferma cha “l'amore non verrà mai meno”: stava parlando dell''amore di Cristo; quando hai un rapporto personale con lui. quello non verrà mai meno.
Il mondo lotterà per far credere a Noemi che non esiste nulla, che una filosofia o l'altra vanno bene ugualmente, ed è per questo che avrà bisogno di aiuto: Annamaria e Mario saranno lì ad aiutarla, ma loro stessi avranno bisogno di aiuto: per prima cosa di Gesù:
“Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me, e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla.” (Giovanni 15:5)
Gesù ha promesso che sarebbe tornato, ha detto ”Non vi lascerò orfani, tornerò da voi” (Giovanni 14:18); sarebbe tornato come Spirito Santo.
Oltre allo Spirito avranno bisogno delle preghiere e dell'aiuto pratico della loro chiesa, perché l'amore non è un sentimento, ma un'azione, e noi, come chiesa, vogliamo agire dimostrando amore verso Annamaria, Mario e Noemi.
Ma, nonostante tutto questo, nonostante l'impegno di Annamaria e Mario, della loro chiesa, l'ultima parola se accettare tutto ciò spetterà a Noemi, quando sarà abbastanza grande da capire questo:
“Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno” (Giovanni 7:38)
Spetterà a Noemi decidere di accettare Gesù, credendo in Lui diventando ella stessa acqua che conforta, braccio che sostiene e sguardo d'amore.
Noi oggi la presentiamo a Dio, che la conosce bene, pregando per lei e per i suoi genitori affinché possiamo sentirla dire un giorno queste parole:
“Poiché tu sei la mia speranza, Signore, Dio; sei la mia fiducia sin dalla mia infanzia. Tu sei stato il mio sostegno fin dal grembo materno, tu m’hai tratto dal grembo di mia madre; a te va sempre la mia lode.” (Salmo 71:5-6)
Preghiamo assieme per lei.
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