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14 febbraio 2016

Come gestire ciò che Dio mi da | 14 Febbraio 2016 |

I nostri soldi non sono "nostri", Come credenti dobbiamo gestire al meglio ciò che Dio ci provvede quotidianamente.
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Gesù ha parlato di più del danaro di quanto abbia parlato del Paradiso o dell'inferno
Perché? Perché passiamo più tempo a pensare al denaro di quanto ne passiamo a pensare al Paradiso o all'inferno. Più della metà delle parabole ha a che fare con beni materiali.

6 cose da comprendere circa il danaro

1. Il danaro è una momentanea assegnazione

I soldi che hai ora, sono “tuoi”? Li hai guadagnati, ma prima di essere stati tuoi, erano di un altro.
Quando te ne andrai, passeranno a qualcun altro. E' come la marea: l'acqua pare arrivare dal nulla, e pare sparire nel nulla, ma in realtà va semplicemente dall'altra parte della terra.

“Uscito nudo dal grembo di sua madre, quel possessore se ne va com'era venuto; di tutta la sua fatica non può prendere nulla da portare con sé.” (Ecclesiaste 5:14)

2. Il danaro appartiene al Signore

Se è una momentanea assegnazione, allora a chi appartiene il danaro?
Alle nazioni? Alle banche?

“Al SIGNORE appartiene la terra e tutto quel che è in essa, il mondo e i suoi abitanti.” (Salmo 24:1)

Dice il Signore:

“Sono mie infatti tutte le bestie della foresta, mio è il bestiame che sta sui monti a migliaia. Conosco tutti gli uccelli dei monti, e quel che si muove per la campagna è a mia disposizione.” (Salmo 50:10-11)

3. Il danaro è uno strumento del Signore

Quale è lo scopo per cui è stato “creato” il danaro? Avere conti in banca pingui?
Il danaro è lo strumento con cui il Signore più più facilmente trasferire le sue benedizioni in ogni parte del mondo. E' difficile spedire una mucca da latte in Nigeria, ma è semplicissimo inviare un bonifico.

“E Dio è capace di benedirvi, dandovi sempre tutto ciò di cui avete bisogno e anche di più, in modo che non ce ne sia soltanto a sufficienza per far fronte ai vostri bisogni, ma da poterne dare in abbondanza anche agli altri.” (2 Corinzi 9:8 PV)

4 Per utilizzare il suo strumento il Signore ha scelto me

In che modo Dio può fare “bonifici”? Usando la sua “banca personale”? SE ho creduto nel Figlio di Dio, sono anche uno strumento del Padre.

“I credenti vivevano insieme ed avevano tutto in comune. Vendevano i propri possedimenti per dividerne il ricavato con gli altri, secondo le necessità di ciascuno. “ (Atti 2:44-45)

Nota: il versetto spesso interpretato aggiungendo un “tutto”: “avevano tutto in comune e vendevano tutti i propri possedimenti”. Il Signore non ti chiede di diventare “povero, ma di gestire la momentanea assegnazione. Non ti chiede di diventare povero tu, altrimenti finiresti tra quelli a cui serve l'aiuto di altri credenti. Lo vedremo più avanti

Questa vita è la preparazione alla prossima. Qui sviluppiamo il carattere che ci porteremo nei cieli. Il danaro è il test che Dio usa per sapere se si può fidare di me.

5. Il tempo giusto per dare è sempre

Quanto debbo attendere prima di poter essere uno strumento economico del Signore verso gli altri? In altre parole, quanto grande deve essere il mio conto in banca prima di poter iniziare a dare?

1 Ora fratelli, voglio raccontarvi ciò che Dio, nella sua grazia, ha fatto per le chiese della Macedonia. 2 Nonostante la loro estrema povertà e le dure prove che hanno sostenuto, hanno conservato una grande serenità e, malgrado la loro profonda povertà, hanno donato generosamente. 3 Io stesso posso testimoniare che hanno offerto volentieri il loro aiuto, non soltanto secondo le loro capacità, ma anche di più. 4 Con molta insistenza ci hanno pregato di accettare del denaro, per poter partecipare anche loro alla gioia di aiutare i cristiani [di Gerusalemme]. (2 Corinzi 8:1-4 PV)

Cosa caratterizza l'offerta della chiesa di Macedonia ?

- è fatta nella tribolazione e nella povertà (2)
- è fatta volentieri (3)
- è considerata una gioia! (4)
- è fatta secondo e oltre le capacità (3)

Non devi aspettare che il tuo conto in banca raggiunga unna determinata quantità di zeri prima di dare, ma devi dare “a prescindere”.

6. Dare al Signore dimostra che appartengo al Signore

Dei tanti modi con cui posso dimostrare che appartengo al Signore, il danaro è uno dei più forti.
  • Perché dimostra che mi fido che Dio provvederà per meùPerché umilia la mia il mio egoismo
  • Perché mostra a Dio che si può fidare di me, e quindi mi può dare di più.
"Devo dire che sono andati oltre le nostre più rosee aspettative, perché hanno dato prima di tutto sé stessi al Signore e poi a noi secondo la volontà di Dio ." (2 Corinzi 8:5 PV)

Se affido la mia vita al Signore, tutto il resto viene da se. Il dare in termini di danaro è una dimostrazione che “mi fido” del Signore, e mi “affido” al Signore”. So che non mi mancherà mai nulla.

“E se Dio si cura tanto dell'erba, che oggi è nel campo, mentre domani è buttata nel fuoco, non avrà certamente più cura di voi, gente di poca fede? Perciò, non siate in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Perché sono i pagani che vivono per queste cose, ma il Padre vostro che è nel cielo sa già tutto quello che vi è necessario. Cercate prima il Regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno aggiunte.” (Matteo 6:30-33 PV)

Come devo dare?

1. Devo dare con entusiasmo

Quale è lo spirito con il quale devo dare?

“Dopo aver cominciato con tanto entusiasmo, ora, con altrettanto entusiasmo, cercate di portare a termine questo progetto con i soldi che avete.”(2 Corinzi 8:11)

Dare “ob torto collo” non è dare; Dio non è un estorsore!

“Ognuno dia ciò che ha deciso in cuor suo, ma non contro il proprio volere, o perché qualcuno lo costringe, in quanto Dio ama chi dona con gioia. (2 Corinzi 9:7 PV)

Ogni qualvolta io do, sono simile a Dio, perché Dio è il dio del dare, Ti ha dato la vita, ti ha dato la salvezza dando suo Figlio. Dare ti rende più simile a Cristo che si è dato per te.

2. Devo dare quello che ho

“ Se ciò che offrite lo date volentieri, allora non importa quanto potete dare. Dio vuole che diate in proporzione a ciò che avete, non a ciò che non avete! “ (2 Corinzi 8:12)

Dio sa che anche tu devi vivere. Vuole che tu dia ciò che hai non ciò che non hai.
  • Non prendere soldi in prestito per fare beneficenza
  • Non spendere il tempo che devi dedicare alle tue priorità per altro.
  • Non pretende tu muoia di fame o finisca nell'indigenza, perché dovrebbe poi provvedere a te tramite qualcun altro
  • Non lo vuole anche perché sa che se stai male sarai meno dedicato alla sua opera
“Non si tratta di ridursi in miseria per dare sollievo agli altri, ma di seguire un principio di uguaglianza” (2 Corinzi 9:8 PV)

Dio vuole che tu sia un “canale di distribuzione” della sua benedizione, ma solo una parte (spesso è il superfluo, quello di cui posso fare a meno). Dio non vuole che vivi nel bisogno, ma neppure nell'eccesso.

Più ho, più do: “Secondo la prosperità concessagli” (1 Corinzi 16:2)

3. Devo dare regolarmente

Quante volte nella mia vita devo dare? E' “una botta e via”, magari grossa, così che mi levo il pensiero e non se ne parla più (es. le grandi donazioni dopo un'eredità, una vincita, una grazia)
Dio è il dio della costanza. Non cambia umore, non torna indietro, no funziona sull'emozione del momento. Vuole che anche tu segua il suo esempio.

"Ogni domenica, ciascuno di voi metta da parte quello che può di ciò che ha guadagnato durante la settimana, affinché quando verro non ci siano più altre collette da fare." (1 Corinzi 16:2 PV)
  • Non “una tantum”
  • Non “se faccio 6 al superenalotto”
  • Non di quello che “mi è piovuto dal cielo
Ma regolarmente, una parte di ciò che guadagno. Regolarmente significa “con regolarità”: decidi tu, basta che sia sempre la stessa cadenza.

Quanto devo dare?

1. Nell'Antioco Testamento era il 10% di tutti i redditi lordi

Veniva data nelle mani dei sacerdoti che controllavano (e ammonivano) chi dava e chi no
Dato il 10% il credente era “a posto”. Ma noi non siamo più sotto la Legge, ma sotto la Grazia
I comandamenti dell'AT non sono stati aboliti, ma sono stati completati da Gesù.

“Non pensate che io sia venuto per abolire la legge di Mosè e gli scritti dei profeti. No, non sono venuto per fare questo, ma per adempirli.” (Matteo 5:17 PV)

Gesù per nove volte dice “è stato detto” citando comandamenti: per nove volte dice “ma io vi dico”. Un esempio su tutti:

“Voi avete udito che fu detto: "Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico". Ma io vi dico: amate i vostri nemici, [benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano,] e pregate per quelli [che vi maltrattano e] che vi perseguitano” (Matteo 5:43-44)

Ogni volta Gesù “alza lo standard”. Non c'è una sola volta che dica “E' stati detto questo, ma ora puoi farti anche uno sconto”. Per i credenti sotto la legge, bastava sacrificare animali, per i credenti sotto la grazia Gesù chiede di prendere la croce (= dare la propria vita) e seguirlo (Matteo 16:24).

“A chi molto è stato dato, molto sarà richiesto; e a chi molto è stato affidato, tanto più si richiederà.” (Luca 12:48)

Si, ma quanto, allora?

La "decima" viene chiamata così per “tradizione evangelica” (nella chiesa cattolica è chiamata elemosina, offerta, ecc.). Nel NT viene usato dieci volte, e mai per indicare il dare di chi ha creduto in Gesù.

Diciamo che il 10% "potrebbe" (per alcuni) essere una base teorica a cui attenersi (senza dover usare la bilancia , ma usando il buon senso), ma sotto la grazia non vige più, e l'anatema non v'è più per chi non la rispetta alla lettera. Sotto la grazia non c'è più controllo di ciò che il credente fa, in quanto non c'è più mediatore (= sacerdote) tra lui e Dio, ma l'unico mediatore è Gesù, e ogni credente è direttamente responsabile verso di lui. L''unica regola è di ascoltare quello che lui ci chiede di fare, dare o ricevere, ricordando sempre che vuole il meglio del meglio del meglio da noi, perché vuole che gli somigliamo ogni giorno di più.

2. Nel Nuovo Testamento Dio chiede la generosità

“Perciò ho ritenuto necessario esortare i fratelli a venire da voi prima di me e preparare la vostra già promessa offerta, affinché essa sia pronta come offerta di generosità e non d'avarizia.” (2 Corinzi 9:5)
Nota: Paolo ripete la parola “generosità” ben quattro volte nei capitoli 8 e 9

Ma perché devo dare?

1. Devo dare perché io ho ricevuto

Devo ricordare che io ho ricevuto più di tutti. Solo ricordando questo posso realmente essere generoso.

Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. (Giovanni 3:16)

2. Devo dare per ricevere ancora

SE voglio continuare a ricevere, allora devo continuare a dare. Ed i soldi sono un test di quanto sono disposto a dare.

“Tuttavia, chi semina soltanto pochi semi, avrà un piccolo raccolto; mentre chi semina molto, mieterà molto. Ognuno dia ciò che ha deciso in cuor suo” (2 Corinzi 9:6-7 PV)

Se sto nella scarsità, quello è il momento di iniziare a dare con generosità. Il Signore è fedele, provvederà a far nascere i miei semi per avere un raccolto abbondante.
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