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La settimana scorsa abbiamo parlato di cosa avrebbe fatto Gesù rispetto alle varie situazioni che ci capitano nella vita, ed abbiamo detto che per sapere cosa avrebbe fatto Gesù, prima dobbiamo conoscere cosa ha fatto Gesù nella sua vita terrena.
Durante queste settimane sono successe tanti cose brutte: la strage nel ristorante a Dacca, il camion che ha ucciso oltre ottanta persone a Nizza, il colpo di stato in Turchia con quasi trecento morti.
Per chi segue come me le vicende di un paese lontano - lo Zimbabwe - dove nostri missionari vivono, che ho visitato e dove ho amici, in quel paese c'è una situazione tesissima, con violenze e uccisioni,
dove un pastore sta guidando la protesta e per questo è stato arrestato... e poi rilasciato grazie alle preghiere di moltissimi in tutto il mondo.
In Russia è stata promulgata una legge che impedisce di fatto di testimoniare Cristo “fuori da una chiesa”... e la chiesa deve essere quella “ufficiale ortodossa”.
Ti è mai capitato di “stupirti” per quanto male vanno le cose nel mondo? Ti è mai capitato di dire “Dove andremo a finire di questo passo?”?
A me capita. Capita spesso Ma dovrei stupirmi? Dovremmo stupirci? L’ennesima strage che ha come “sottofondo” il grido “Allah Akbar”, “Il dio Allah è il più grande”, dovrebbe stupirmi?
Se mi affidassi all’idea dell’inarrestabile progresso umano, del fatto che il bene prevale sempre sul male... SI! Dovrei stupirmi.
Cosa direbbe Gesù di questa situazione? Cosa direbbe della vita che viviamo?
Anche questa volta, prima di pormi la domanda “cosa direbbe Gesù”, devo pormi la domanda “cosa ha detto Gesù”.
Nel capitolo 21 di Luca, Gesù era nel tempio, assieme ai discepoli: aveva appena lodato la vedova che aveva offerto tutto quello che aveva, mentre i discepoli cominciarono a discutere di quanto bello fosse il tempio, gli ornamenti, gli ori.
“Alcuni cominciarono a fare considerazioni sulla bellezza delle pietre e dei doni consacrati che arricchivano le pareti del tempio” (Luca 21 5 PV)
I discepoli stavano facendo, né più né meno, quello che avremmo fatto io e te entrando, che so, a San Pietro, o qui a Montefiascone a San Flaviano... Apprezzavano “il qui e l'adesso”, quello che vedevano e che conoscevano.
E Gesù sfrutta questa occasione, li interrompe , e li fa riflettere che la stabilità e la bellezza del qui e dell'adesso sono realtà fragili, destinate a cambiare nel breve volgere del tempo.
“Ma Gesù disse:"Verrà il tempo in cui tutte queste cose che voi ammirate saranno distrutte. Non sarà lasciata pietra su pietra; tutto sarà demolito!" (Luca 21:6 PV)
I discepolo cominciano a preoccuparsi: conoscevano Gesù da quasi tre anni, e sapevano che quando parlava era affidabile.
“Allora gli domandarono: "Maestro, quando accadranno queste cose? Quali saranno gli avvertimenti che stanno per accadere?"” (Luca 21.7 PV)
Hai mai pensato che questo potrebbe essere davvero il giorno del ritorno di Gesù? Cosa cambierebbe nella tua vita, se sapessi che domani il Maestro ritornerà? Quali decisioni che non hai ancora preso dovresti prendere, sapendo che domani è “l'ultimo giorno utile”?
“Gesù rispose: "Fate attenzione, non lasciatevi ingannare, perché molti verranno usando il mio nome dicendo: "Sono io!" oppure: "Il tempo è quasi giunto!" Voi però non seguiteli! "Quando sentirete parlare di guerre e rivoluzioni, non spaventatevi! È vero, le guerre devono scoppiare prima, ma ciò non significa che la fine debba venire subito dopo". Poi disse: "Una nazione entrerà in guerra contro un'altra e un regno contro un altro regno. Ci saranno grandi terremoti in molti paesi, epidemie e carestie, e nel cielo appariranno grandi segni. "Ma prima che tutto questo avvenga vi arresteranno, ci sarà un periodo di persecuzione: sarete trascinati nelle sinagoghe e nelle prigioni, davanti a re e governatori per amore del mio nome. (Luca 21:8-12 PV)
Mi immagino le facce dei discepoli: “Scu... scusa, Gesù... noi dicevamo solo che i lampadari erano belli...”.
In un certo senso, mi sento al “sicuro”: domani non è il “D Day”, ho ancora tempo prima che torni Gesù...
Posso prendermela comoda, perché, fino ad ora, in Italia non siamo perseguitati... per cui...
Questa è la stessa cosa che avrebbe potuto pensare una delle 84 vittime dell'attentato a Nizza, o i credenti in Russia che non potranno più riunirsi nelle case o nelle chiese evangeliche, o i credenti dello Zimbabwe.
Gesù di sicuro (forse) non arriverà domani... ma la persecuzione, quella si che potrebbe arrivare domani; sotto forma di bomba dell'Isis, o di colpo di stato, o di una legge, o altro.
Ti chiedo: “Sei pronto? Sei pronta?”
Sai perché ti chiedo questo? Perché lo scopo della tua vita è quello di glorificare Dio, e di parlare agli altri di quello che ha fatto nella tua vita. Si chiama “Grande Mandato”:
“Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate.(Matteo 28:19-20)
Perché Gesù dice che la persecuzione sarà uno “strumento” di evangelizzazione!
Non ci credi? Guarda!
“Ma ciò vi darà l'occasione di testimoniare. Perciò, non preoccupatevi di come dovrete difendervi dalle accuse che vi faranno, perché sarò io a darvi le parole giuste e una tale logica che nessuno dei vostri avversari sarà in grado di rispondere!” (Luca 21:13-15 PV)
Gesù promette tre cose:
1) vi lasceranno testimoniare di me;
2) io vi darò le parole giuste con cui testimoniare;
3) la logica delle vostre parole non sarà la vostra, umana, logica, ma la logica di colui che ha creato il mondo... la MIA!
E chi potrebbe mai ribattere alla logica di chi governa gli atomi e le galassie?
Non ti servirà di essere un pastore laureato in teologia per affrontare il giudizio: ma una cosa ti servirà: avere un rapporto vivo con Gesù.
Come è il tuo rapporto con Gesù? Per avere un rapporto vivo con una persona devo:
- vederla spesso,
- sentirla spesso,
- parlare con lei spesso,
- pensarla spesso.
Quante volte “vedi Gesù”, nel senso che “sei alla sua presenza”, agisci consapevole che lui è lì, al tuo fianco, che ti vede, ti segue, è al tuo fianco? Quante volte gli parli? Quante volte pensi a lui?
Quante volte sperimenti nella tua vita quello che sperimentava Davide?
“Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle e poni la tua mano su di me. La conoscenza che hai di me è meravigliosa, troppo alta perché io possa arrivarci. Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito, dove fuggirò dalla tua presenza?” (Salmo 139:5-7)
La persecuzione, piccola o grande che sia, sarà uno strumento per salvare altri per Cristo.
Fu la persecuzione che spinse i credenti fuori da Gerusalemme, in Turchia, in Grecia, in Italia, a Roma... e poi “fino alle estremità della terra”, per testimoniare Cristo.
Se sarai alla presenza di Cristo, allora non dovrai avere alcun timore; Gesù afferma:
“In quel periodo perfino i vostri genitori, i fratelli, i parenti e gli amici vi tradiranno; ed alcuni di voi saranno uccisi. Tutti vi odieranno, perché siete miei.Eppure neppure un capello del vostro capo andrà perduto! Con la vostra perseveranza, vi salverete. … Alcuni saranno uccisi dalle armi nemiche, altri saranno deportati in tutte le nazioni del mondo (Luca 21:16-19, 24 PV)
Attenzione: Gesù lo dice: alcuni saranno uccisi, altri saranno deportati.. Eppure NULLA DI VOI, neppure un capello di voi si perderà! Dio lo afferma ad Isaia:
“Non temere, perché io sono con te; io ricondurrò la tua discendenza da oriente e ti raccoglierò da occidente. Dirò al settentrione: “Da’!” e al mezzogiorno: “Non trattenere!” Fa’ venire i miei figli da lontano e le mie figlie dalle estremità della terra: tutti quelli cioè che portano il mio nome, che io ho creati per la mia gloria, che ho formati, che ho fatti.” (Isaia 43:5-7)
Gesù dice: “Se tu sei mio, se tu sei mia, sei salvo, sei salva."
E di tutti gli altri? che ne sarà di chi non ha un rapporto personale con Gesù?
“Gli uomini sverranno dalla paura e dall'ansietà di fronte al destino spaventoso che vedranno avvicinarsi, perché perfino la stabilità dei cieli sarà sconvolta.” (Luca 21:26 PV)
Il destino per loro, dice Gesù , è “spaventoso”. Tutti coloro che ora sembrano dominatori, “sverranno” dalla paura.
Sverrà Mugabe, o chi lo avrà sostituito, sverrà Putin, o chi lo avrà sostituito, sverranno i terroristi dell'Isis, o chi li avranno sostituiti.
Cosa è che li terrorizzerà così tanto da farli svenire? I terremoti, i segni del cielo? Ci sarà una cosa ancora più spaventosa che vedranno...
“Sarà allora che vedranno il Figlio dell'uomo arrivare fra le nuvole con grande potenza e grande gloria” (Luca 21: 27 PV)
Ecco cosa li spaventerà A MORTE! Vedranno colui
- che hanno deriso,
- che hanno diffamato,
- che hanno chiamato pazzo,
- che hanno negato,
Non so te, ma io, quel giorno, non me lo voglio mancare: Paolo affermava:
“Mi sottopongo a dei sacrifici, come un atleta, e tengo il mio corpo a disciplina, per paura di essere squalificato e ripreso, proprio io che ho predicato agli altri!” (1 Corinzi 9:27)
So che la vita cristiana COSTA; può costare molto, persino la vita. Ma quale vita?
Siamo partiti ponendoci la domanda “cosa direbbe Gesù” di ciò che accade nella vita.
Gesù direbbe: “Coraggio! Questa non è la TUA vita; tu sei solo in attesa che io torni perché tu possa avere quella VERA!"
“Così, quando cominceranno ad accadere tutte queste cose, state all'erta e alzate la testa, perché il tempo della vostra liberazione è vicino!" (Luca 21:26 PV)
Non viviamo liberi, ma siamo schiavi di QUESTA vita, e tutto ciò che accade, deve accadere, affinché lui possa tornare e liberare coloro che hanno creduto in lui.
Gesù afferma:
“Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; chi invece, è pronto a sacrificarla, la salverà.” (Luca 17:33 PV)
Cosa direbbe Gesù difronte alla strage di Dacca, alla strage di Nizza, alla legge di Putin, all'arresto del pastore in Zimbabwe?
Direbbe: “Stammi vicino, che sto venendo a liberati.”
Preghiamo.
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