La cosa più forte che Dio desidera è riconciliarsi con te e celebrare la tua riabilitazione ai suoi occhi.
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Da qualche settimana stiamo riflettendo sulla parola “reset, e ancora una volta vi propongo la una definizione che ne fa il vocabolario Treccani:
Reset . [dall’ingl. (to) reset «riportare allo stato iniziale, azzerare»] – 1. Riportare un sistema di elaborazione allo stato iniziale, riavviare: 2. per estensione: Riportare alla condizione di partenza, annullare completamente. 3: Ristabilire le impostazioni di fabbrica.
Le impostazioni del “costruttore" Dio, erano all'inizio queste:
1. Dio è onnipotente
2. Dio mi benedice
3. Dio mi parla
4. Dio mi da autorità
5. Dio provvede per me
La scorsa settimana avevamo cisto la storia della vedova e di Elia in 1 Re, dove il tasto reset per la donna era giunto attraverso un miracolo, un figlio risorto.
La donna in se non aveva commesso nulla per provocare il problema, la crisi, la morte.
Ma sovente siamo voi stessi la causa dei nostri problemi, e le crisi, le “morti” spirituali sono provocate spesso dalla nostra vita, dal non seguire le “istruzioni per l'uso” scritte nel “manuale”, la Bibbia.
E quando siamo noi a causare i nostri problemi, deviando dal volere di Dio, cercando nel mondo gratificazioni che invece dovremmo cercare, nel seguire la strada che Dio ci ha chiaramente indicato,
spesso i problemi si amplificano, si moltiplicano, a una crisi si somma a un'altra crisi, una caduta ad un'altra.
Il Salmo 42, il mio personale tasto “reset” esprime in questo modo la situazione di colui che vede le cose andare di male in peggio.
"Un abisso chiama un altro abisso al fragore delle tue cascate; tutte le tue onde e i tuoi flutti sono passati su di me." (Salmo 42:7)
Ti sei mai trovato cosi? Ti sei mai sentito sommerso o sommersa dalle onde della vita, incapace di riemergere, con l'acqua alla gola?
A chi hai chiesto aiuto, in quei momenti? Dove hai trovato la forza, se la hai trovata, per spingere il tuo tasto “reset”?
Nei messaggi precedenti abbiamo visto in che modo personaggi nella Bibbia hanno riscoperto quanto sia grande il loro Re.
Oggi vogliamo invece ascoltare la testimonianza diretta di chi è stato nell'abisso, di come è riemerso e di chi lo ha aiutato a premere il tasto reset nella sua vita.
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Paul narra la sua testimonianza di una vita vissuta dapprima senza conoscere Dio, in una famiglia “disfunzionale”, con genitori costretti a sposarsi per evitare lo “scandalo” di aver messo al mondo un figlio fuori del matrimonio (erano gli anni sessanta in America), con un padre che lo incolpava di aver dovuto smettere gli studi per causa sua, una madre debole che per sfuggire al marito violento era scappata con un altro uomo. Dopo aver conosciuto Dio, e aver sposato una donna credente, e pur frequentando una chiesa e avendo una vita di relativo successo, qualcosa continuava a non andare nella sua vita. Ciò che lo divorava era la rabbia, il risentimento verso tutte quelle persone che gli avevano fatto del male. Alla fine, un amico ex alcoolista lo introdusse ad un programma della sua chiesa chiamato “Celebrate Recovery” (Celebrando la Riabilitazione), alla fine del quale Paul riuscì a capire che doveva perdonare e inchiodare alla croce di Gesù tutto il suo risentimento per poter essere liberato dalla sua rabbia. E il suo “reset personale” arrivò attraverso un versetto di Matteo:
“ Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi” (Matteo 6:14)
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“(Il Signore) egli guarisce chi ha il cuore spezzato e fascia le loro piaghe.” (Salmo 147:3)
Qualsiasi tipo di onda ti sovrasti, qualsiasi crisi tu stai attraversando, qualsiasi dipendenza tu porti con te, ricorda: Dio vuole celebrare la tua riabilitazione, se fai un reset della tua vita, lo riconosci come Dio onnipotente, che ti benedice, che vuole parlare con te, e che dandoti autorità sul mondo reale e sul mondo spirituale, vuole provvedere per te.
Preghiamo.
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