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15 ottobre 2017

Un amore che sa attendere - Il libro di Rut 4° parte | 15 Ottobre 2017 |

Dio ha stabilito un tempo preciso per dare e ricevere l'amore fisico all'interno della coppia, sotto la sua benedizione.
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Siamo al quarto messaggio sul libro di Rut. Una storia inizia male,  con la fuga di  Elimelec e dellasua famiglia a Moab per  FAME l  il FALLIMETO della sua vita lontano da Betlemme,  con i matrimoni dei figli a due non credenti moabite, Orpa e Rut,   i  FUNERALI ei Elimelec, Msalon e Chilion, e la FINE della vita di Naomi a Moab

Ma quando tutto sembra volgere al male per Naomi  la FEDE della nuora Rut in un cDio che ancora non conosce bene viene premiata con l'incontro con il ricco proprietario terriero Boaz, che nutre, conforta e prende a proteggere Rut, e Naomi che da alla nuora il buon consiglio di non allontanarsi dalle terre di Boaz, perché lui è un loro “redentore”,  in quanto loro parente e  può pagare il riscatto delle terre  e dare loro un tetto dove vivere

Più di una volta mi sono chiesto come predicare sul capitolo che affrontiamo oggi, Rut capitolo tre.
Perché, sapete, è un capitolo “scabroso”, con chiarissimi riferimenti sessuali, e riferimenti non proprio da culto domenicale e chiesa cristiana evangelica.

Voglio cominciare facendo un po' di storia, di come si diveniva una coppia (almeno in Italia) dall'epoca di mia nonna Ida (nata nel 1888) ad oggi.

Nel 1800  tu incontravi il tuo futuro sposo e la tua futura sposa soprattutto attraverso la conoscenza tra famiglie: tu conoscevi qualcuno o qualcuna che ti piaceva, in qualche modo glielo facevi capire
(occhiate,  strette di mano fuggitive,  qualche abbraccio velocissimo quando i genitori erano distratti).

Ad un certo punto, quando era scoppiato l'amore tra i due, l'uomo si presentava a casa della donna,  parlava con il capo famiglia, e gli chiedeva la mano della figlia.

Se era accordata, i due si frequentavano in “ambiente controllato”,  la casa di lei,  fino al giorno del matrimonio... in chiesa.

Negli anni 20/30 gli incontri cominciano a spostarsi fuori da casa, si va a ballare,  si passeggia per le piazze  “fino a che non imbrunisce”.

Lì i futuri sposi si incontrano, e si incontrano sempre in quel modo fino alla decisione di “dirlo a casa”; quando lo dici a casa, gli incontri avvengono anche fuori casa, ma con la presenza di “qualcuno di famiglia” (una sorella, un fratello, la mamma), fino al matrimonio... in chiesa.

Anni 40 e 50, la guerra, la ricostruzione,  fino a quando negli anni 60 arriva il “boom economico”,
arriva la macchina, i giovani si incontrano e vanno assieme in auto, ma sempre tornando per cena... ma a quel punto non c'è più nessuno che li controlla,  e l'auto diventa un posto dove la coppia non legge solamente il giornale. E poi ci si sposa... in chiesa.

Con il 68 arriva la contestazione giovanile, genitori ed insegnanti diventano coloro da cui non prendere alcun consiglio, inizia la “rivoluzione sessuale”, l'uso dei contraccettivi, e i giovani cominciano a sperimentare quello che si chiama “amore libero”: l'atto sessuale viene scisso dall'essere consumato solo all'interno della coppia. L'essere “vergini” diventa una “malattia da curare”, che  i giovani curano molto volentieri  iniziando ad avere rapporti ben prima del matrimonio... che continua a essere fatto in chiesa.

Con gli anni 80 arriva il femminismo, le donne scoprono di essere trattate come “oggetti,  o peggio “fattrici” e al grido di “la pancia è mie e ci faccio quello che mi pare” inizia l'aborto come metodo alternativo al contraccettivo, la coppie continuano a sposarsi, ma molte cominciano a decidere di non farlo in chiesa.

Giungono gli anni 90, e le coppie incominciano a “convivere” prima di sposarsi, e si comincia a discutere sul fatto di dover essere per forza una coppia “tradizionale”. Si inizia a discutere sulla “coppia aperta”,  dove spesso ci sono più partner nella vita di una singola persona. E le chiese vedono sempre meno persone che vogliono celebrare matrimoni.

Siamo agli anni 2000 (i nostri): nascono forme “alternative al matrimonio”, le unioni civili,
si stabiliscono nuove definizioni di “coppia, che non è più esclusivamente tra un uomo e una donna, ma può essere tra persone dello stesso sesso. E si comincia a discutere se il nucleo familiare debba necessariamente essere composto da due persone. Siamo alla famiglia “poliamorica”, dove ci possono essere due uomini e una donna, due donne e un uomo, tre donne, tre uomini, e tutte le altre varianti che i numeri (che non sono fissi) permettono.

Vorrei farvi vedere un grafico... L'Istat calcola che, se la tendenza rimarrà stabile, entro il 2031 NESSUNO si sposerà più in chiesa.

Ma vorrei farvi vedere un altro grafico ... Sempre secondo l'Istat, se la tendenza rimarrà stabile, entro il 2080 NESSUNO si sposerà più.

Tu mi potrai chiedere a questo punto:  “Perché mi hai fatto tutta questa lunga introduzione sulla coppia? Perché il capitolo 3 di Rut parla guarda caso  dei modi sbagliati e dei modi giusti di come iniziare una relazione d'amore.

Salomone diceva così in Ecclesiaste:

“Ciò che è stato è quel che sarà; ciò che si è fatto è quel che si farà. Non c’è nulla di nuovo sotto il sole.  C’è forse qualcosa di cui si possa dire: «Guarda, questo è nuovo?» Quella cosa esisteva già nei secoli che ci hanno preceduto.” (Ecclesiaste 1:9-10)

Quello che ci pare tanto “moderno adesso, la famiglia “aperta”, omosessuale,  con più di due persone, era un “classico” già ai tempi di Rut  e Boaz.

Ciclicamente la società propone qualcosa di differente, da quanto stabilito da Dio come famiglia.

Dio ha stabilito che la famiglia sia un rapporto esclusivo tra due persone di sesso differente unite sotto la benedizione di Dio (il matrimonio) che iniziano ad avere rapporti DOPO la sua benedizione.

“Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina (l'incontro - il “fidanzamento”) Dio li benedisse (il patto - il “matrimonio”); e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi. (la consumazione - i “rapporti matrimoniali”) (Genesi 1:28a)

La Bibbia è un libro “onesto, non è un libro di superuomini e superdonne, ma un libro di uomini e donne con i loro pregi, i loro doni, ma anche i loro limiti e i loro peccati.

Ed essendo un libro "onesto”, non ci mostra solo il “buono”, ma anche il “brutto e il cattivo” dei personaggi.

Dio li ha messi lì per dimostrare come pensiamo noi uomini, e come invece pensa Lui, quello che noi pensiamo si buono ed accettabile,  e quello che è buono ed accettabile dinanzi ai suoi occhi.

Leggiamo assieme Rut capitolo 3 da 1 a 5:

“1 Naomi, sua suocera, le disse: «Figlia mia, io devo assicurarti una sistemazione perché tu sia felice. 2 Boaz, con le cui serve sei stata, non è forse nostro parente? Ecco, stasera deve ventilare l’orzo nell’aia. 3 Làvati dunque, profumati, indossa il tuo mantello e scendi all’aia; ma non farti riconoscere da lui prima che egli abbia finito di mangiare e di bere. 4 E quando se ne andrà a dormire, osserva il luogo dov’egli dorme; poi va’, alzagli la coperta dalla parte dei piedi, e còricati lì; e lui ti dirà quello che tu debba fare». 5 Rut le rispose: «Farò tutto quello che dici». “ (Rut 3:1-5)

Ci eravamo lasciati con un consiglio “saggio” della credente  Naomi (Rut 2:23: «È bene, figlia mia, che tu vada con le sue serve e non ti faccia sorprendere in un altro campo». 

E ci ritroviamo con un consiglio sbagliato della credente Naomi: ( “còricati lì; e lui ti dirà quello che tu debba fare!)

Sono trascorsi circa due mesi dal primo incontro tra Rut e Boaz, (il tempo che intercorreva tra la trebbiatura dell'orzo e quella del grano), e tra loro non era accaduto nulla.

Era usanza al termine della trebbiatura di festeggiare tutti assieme (operai, servi e padroni), prima di dividere il raccolto per essere pagati.

Si mangiava, si ballava, si beveva (molto), e poi ci si salutava fino alla prossima trebbiatura.

Naomi percepisce che, se deve accadere qualcosa, deve accadere allora: o adesso o mai più.
Ma il piano di Naomi è un piano quanto mai “terreno”, “mondano”.

Il suggerimento è:  “Fatti la doccia, profumati, truccati, metti l'abito più sexy che hai, aspetta che Boaz abbia bevuto abbastanza, infilati sotto le coperte di Boaz e digli: “Cosa vuoi che faccia?”.

Il piano di Dio era:  un solo uomo e una sola donna uniti per sempre  “ quello dunque che Dio ha unito, l’uomo non lo separi. (Gesù in Matteo 19:6b)

Ora, siccome era possibile stabilire la verginità di una donna, ma non era possibile stabilire la verginità di un uomo, gli uomini incominciarono ad approfittarsene. Quando una moglie non gli stava più bene,  bastava dicessero in giro che non era vergine al matrimonio, e la donna era lapidata.

Per proteggere le donne, Dio aveva dato una legge (in Deuteroniomio 22:13-21), dove diceva che la prova della verginità  sarebbe stato il lenzuolo intriso di sangue; questo lenzuolo veniva custodito dalla famiglia della donna per eventuali future contestazioni.

All'epoca di Rut e Boaz la situazione era andata ben oltre, popolazioni, come i moabiti, che non adoravano Dio,  usavano il sesso per divertimento e come pratica “sacra”, ma anche il popolo di Dio non era da meno; c'era la poligamia, l'omosessualità, gli incesti,  e il sesso veniva fatto fuori dal matrimonio come una cosa normale.

Vi suona in qualche modo familiare con la situazione della mondo in cui noi viviamo ora? Ciclicamente la storia ripropone lo stesso scenario: si parte da una situazione con poche regole e chiare, pian piano le regole vengono “aggiustate” secondo l'utile dell'uomo, e, a poco a poco,  la situazione diviene l'esatto opposto di come era al principio.

Naomi, anche se  credente,  è l'espressione della società dove vive ed è nata e cresciuta (era andata lontano dalla sua fede in un paese proibito, aveva permesso che i figli sposassero non credenti, e ora consigliava alla nuora di andare a letto col capo) E la neo credente Rut le risponde: “Farò tutto quello che dici”

Due lezioni per noi

Una per i neo credenti: non sempre i credenti, anche se maturi, danno buoni consigli. Anche se sei un neo credente,  quando ricevi un consiglio da un credente “maturo”, accertati che sia in accordo con la Parla di Dio. Se “non sei espertissimo nella Bibbia” e “non ti suona” chiedi ad altri credenti un secondo parere.

Una per i credenti maturi: stiamo attenti ai che i consigli che diamo ai neo credenti non siano trappole piuttosto che illuminazioni.

Per fortuna Rut ha di fronte un credente – Boaz - che non parla solo del Signore , (“Il signore sia con voi!” Rut 2:4) ma che applica la Parola alla sua vita.

“6 Scese all’aia, e fece tutto quello che la suocera le aveva ordinato. 7 Boaz mangiò e bevve e, con il cuore allegro, se ne andò a dormire all’estremità del mucchio di covoni. Allora lei venne pian piano, gli alzò la coperta dalla parte dei piedi e si coricò. 8 Verso mezzanotte, quell’uomo si svegliò di soprassalto, si voltò, ed ecco una donna era coricata ai suoi piedi. 9 «Chi sei?» le chiese. E lei rispose: «Sono Rut, tua serva; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il diritto di riscatto». 10 Ed egli a lei: «Sii benedetta dal Signore, figlia mia! La tua bontà di adesso supera quella di prima, poiché non sei andata dietro a dei giovani, poveri o ricchi. 11 Non temere, dunque, figlia mia; io farò per te tutto quello che dici, perché tutti qui sanno che sei una donna virtuosa. 12 vero che io ho il diritto di riscatto, ma ce n’è un altro che ti è parente più prossimo di me. 13 Passa qui la notte; e domattina, se quello vorrà far valere il suo diritto su di te, va bene, lo faccia pure; ma se non gli piacerà di far valere il suo diritto, io farò valere il mio, com’è vero che il Signore vive! Sta coricata fino al mattino».  14 Lei rimase coricata ai suoi piedi fino alla mattina; poi si alzò, prima che un uomo potesse riconoscere il suo vicino; poiché Boaz diceva: «Nessuno sappia che questa donna è venuta nell’aia!» 15 Poi aggiunse: «Porta qua il mantello che hai addosso e reggilo». Lei lo resse ed egli vi misurò dentro sei misure d’orzo, e glielo mise sulle spalle. Poi se ne andò in città. (Rut 3:6-15)

Boaz era un bel po' più grande di Rut. Boaz era il “capo”. Boaz era uno che vantava un diritto su Rut. Boaz aveva anche bevuto un po'.

Rut era giovane. Rut era bella. Rut era moabita (era noto che le ragazze di Moab erano “disinibite”). Rut era disponibile.

Se questa fosse la scena di un film di oggi, non avrei dubbio di quali scene vedrei dopo, e so che mia moglie mi direbbe: “Marco, cambia canale và, c he ti fa male!”

E invece no. Boaz è un uomo di Dio, e si comporta come Dio gli ha insegnato  si deve comportare un uomo di Dio, e vuole che le cose  che anche lui desidera avvengano secondo l'ordine che Dio ha stabilito.

Come ha fatto Boaz a resistere ad una tentazione così grande?

1) Ha invocato il Signore

Sii benedetta dal Signore 

Il fatto di benedire nel nome del Signore Rut,  ha reso chiaro a lui e a Rut che Dio era lì presente.

2) La chiama “figlia mia”

Sii benedetta dal Signore, figlia mia! -  Non temere, dunque, figlia mia (v.10-11)

Come aveva fatto in precedenza, chiama Rut “figlia mia” per DUE volte,  questo già mette una bella distanza tra lui e lei.

3) Afferma ciò che è giusto davanti a Dio

 ce n’è un altro che ti è parente più prossimo di me. -  se non gli piacerà di far valere il suo diritto, io farò valere il mio

Ribalta la situazione: Rut gli sta dicendo: “Stendi il tuo mantello e prendi quello che è già tuo”
lui risponde : ”Lo farò QUANDO e SE  sarà realmente mio, perché questa è la legge del Signore”.

Boaz viveva in una società dove tutti facevano i propri comodi  senza curarsi di quello che dicevano le leggi di Dio.

Lui invece vuole seguire “le vie di Dio”, non quelle dell'uomo. Proverbi 19:21 dice: “Ci sono molti disegni nel cuore dell’uomo, ma il piano del Signore è quello che sussiste.”

4) Protegge l'onore di Rut 

Sta coricata fino al mattino - Nessuno sappia che questa donna è venuta nell’aia!

Si preoccupa che nessuno la veda, perché nessuno deve neppure immaginare  cosa realmente non è successo. Sa che Rut è la persona “debole”, quella che più avrebbe da perdere in una maldicenza.

5) Si dimostra generoso 

Porta qua il mantello che hai addosso e reggilo - vi misurò dentro sei misure d’orzo

Ancora una volta,  Boaz dimostra di avere un cuore generoso (regala a Rut  circa 80 chili d'orzo... aveva dei bei muscoli Rut!)

Boaz non solo era un bravo datore di lavoro, non solo aiutava i poveri dando parte del suo raccolto, ma onorava anche la dignità di una donna, invece di cercare l'avventura facile.

Dio era davvero al centro della vita di Boaz, e Dio lo contraccambiava benedicendo la sua vita.

Sapete, guardando i grafici sui matrimoni, sapendo la tendenza del mondo alla promiscuità coloro che sono ancora celibi, o nubili, potrebbero essere scoraggiati, o scoraggiate.

Potreste pensare:  “Belle parole, Marco, ma in non vivo al tempo di Boaz... io vivo adesso, qui, in questa cultura, e dovrò trovare una moglie o un marito in questa cultura...”

Non ho grafici da mostrarti,  ma sappi che i matrimoni tra credenti, statisticamente su mille matrimoni solo otto  finiscono, mentre quelli tra non credenti su mille ne finiscono venti.

Sposarsi con un credente o una credente non ti assicura il successo , dovrai lavorarci su lo stesso, impegnarti,  essere disposto a dare e qualche volta a sopportare ma ti assicura una “colla speciale” che è la colla di Dio:  quello dunque che Dio ha unito, l’uomo non lo separi. (Gesù in Matteo 19:6b)

Ma devi rispettare i tempi che Dio ha stabilito, l'ordine che Dio ha stabilito, così come ha fatto Boaz.

Rut tornerà a casa con un cento chili d'orzo, ma soprattutto sarà Naomi a fargli comprendere  di aver incontrato un vero uomo di Dio e che la sua vita sta per ricevere altre benedizioni.

“16 Rut tornò da sua suocera, che le disse: «Sei tu, figlia mia?» E lei le raccontò tutto ciò che quell’uomo aveva fatto per lei 17 e aggiunse: «Mi ha dato anche queste sei misure d’orzo; perché mi ha detto: “Non devi tornare da tua suocera a mani vuote”». 18 E Naomi disse: «Rimani qui, figlia mia, finché tu veda come l’affare finirà; poiché quest’uomo non si darà posa, finché non abbia oggi stesso terminato quest’affare».”

Il vero amore sa attendere, sa attendere i tempi stabiliti da Dio, perché sono quelli che Dio ama e che Dio benedice.

Preghiamo.

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