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La settimana scorsa abbiamo iniziato a parlare della seconda tempesta presente nei Vangeli, e
avevamo iniziato con le prime quattro fasi contenute nel racconto che ne fa Marco.
Questa seconda tempesta avviene quando Gesù non è nella barca ma è a pregare su un monte. Gesù si accorge della difficoltà dei discepoli, scende, e camminando sull'acqua li raggiunge. E i discepoli si spaventano a morte
Questa settimana vediamo le rimanenti quattro fasi contenute nel Vangelo di Matteo.
“28 Allora Pietro lo chiamò: "Signore, se sei davvero tu, dimmi di venire da te, camminando sull'acqua!" 29 "Vieni!" disse il Signore. Pietro allora scese dalla barca e cominciò a camminare sull'acqua, dirigendosi verso Gesù. 30 Ma, vedendo la tempesta, ebbe paura e cominciò ad affondare. "Salvami Signore!" gridò. 31 Gesù stese una mano e lo afferrò. "O uomo di poca fede", gli disse, "perché hai dubitato?" 32 Appena furono risaliti in barca, il vento cessò. 33 A quel punto gli altri che erano nella barca s'inginocchiarono davanti a Gesù, esclamando: "Tu sei davvero il Figlio di Dio!" “ (Matteo 14:28-33 PV)
Fase 5: “dimmi di venire da te”
“Allora Pietro lo chiamò: "Signore, se sei davvero tu, dimmi di venire da te, camminando sull'acqua!" "Vieni!" disse il Signore” (v. 28-29a)
Il Signore ha visto il nostro sforzo e la nostra preoccupazione, si è mosso verso di noi, è arrivato così vicino tanto da poterci parlare e confortare... ma non è ancora nella barca assieme a noi, e il vento e le onde non possono ancora cessare.
Per quanto Gesù possa amarci, per quanto il suo desiderio sia quello di aiutarci in tutte le nostre battaglie quotidiane, la decisione di seguirlo spetta solo a noi.
Il desiderio di Pietro è sincero, vuole davvero raggiungere Gesù, vuole davvero sconfiggere la paura delle onde. La sua è una fede reale e viva, che crede di poter camminare sull'acqua! In molti dicono che Pietro abbia accettato Gesù in questa occasione: il Matteo 16 lo affermerà in modo diretto dicendo “ «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Matteo 16:16)
La prima cosa che avviene in chi crede è avere fiducia in Gesù, credere che l'impossibile sia possibile attraverso lui: essere guarito da un male, essere confortato in un dolore, avere la vita eterna. Gesù risponde alla nostra fede: dice “Vieni”!
Attenzione a quel verbo: vieni. E' un imperativo: è un ordine. Che cosa accade quando Gesù dà un ordine? Vi propongo solo due esempi:
“Gesù si svegliò, rimproverò il vento e disse al lago: "Silenzio! Calmati!" Il vento cessò, e subito ci fu una gran calma.” (Marco 4:39)
“Gesù, tesa la mano, lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato». E in quell’istante egli fu purificato dalla lebbra.” (Matteo 8:3)
Quando Gesù da un ordine, quello che ordina avviene! Cosa significa questo per te? Significa che se tu decidi di seguire Gesù sull'acqua non dovrai badare a tenerti a galla da solo, perché sarà il suo ordine che prevarrà sulle onde: “Vieni”!
Significa che non dovrai fare tutto da solo, anzi dovrai fare poco da solo, accettarlo, perché al resto ci penserà lui!
Fase 6: “ebbe paura”
“Pietro allora scese dalla barca e cominciò a camminare sull'acqua, dirigendosi verso Gesù. Ma, vedendo la tempesta, ebbe paura e cominciò ad affondare. "Salvami Signore!" gridò.” (v. 29b-30a)
Cosa è che spaventa Pietro? La tempesta? Come fai a vedere la tempesta? Non puoi vedere il vento, ma vedi il suo effetto: le onde!
A dire il vero, le onde erano state il primo motivo di spavento il secondo era stato l'apparizione di Gesù, credendo fosse un fantasma.
Poi, a un certo punto, quando Pietro aveva capito che era Gesù e non un fantasma, la paura era andata via, sostituita dalla fiducia in Gesù. Perché, allora, Pietro ritorna all'origine delle sue paure (il vento)?
Tutto sta in un verbo: “vedendo”. Pietro non sente neppure le onde che gli si infrangono addosso (ricordate che è Gesù che lo sta sorreggendo a galla, ovvero lo sta proteggendo); le “vede”.
Sapete, spesso la cosa che ci spaventa di più non è quello che ci sta accadendo, ma quello che potrebbe accaderci nel futuro.
Gesù lo sa. Gesù ci conosce! Lui stesso dice in Matteo 6 questo:
“Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete {o di che cosa berrete}; né per il vostro corpo, di che vi vestirete... Non siate dunque in ansia, dicendo: “Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?” Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose.” (Matteo 6:25, 31-32)
Noi siamo una fabbrica a ciclo continuo di preoccupazioni, per molti di noi la storia della nostra vita si può descrivere attraverso il ciclo delle nostre preoccupazioni: “Ecco questo è il periodo in cui mi preoccupavo per la fidanzata, poi c'è stato il periodo in cui mi preoccupavo per il lavoro, poi è venuto il periodo in cui mi preoccupavo della salute...”
Pietro in mezz'ora è passato dall'essere preoccupato per il vento, all'essere preoccupato per il fantasma, all'essere preoccupato di affogare!
Quando accade questo? Semplicemente, quando guardiamo il problema invece di guardare Gesù. Siamo lì, testimoni di un miracolo ENORME (stiamo camminando sull'acqua, mica fischi eh!) ma ci guardiamo intorno e cominciamo a dire: “Eh, non è possibile, devo essere matto, gli uomini non camminano sull'acqua, e poi ci sono le onde, e c'è la tempesta, e c'è il terremoto, e c'è la bomba termonucleare... e come farò...” … e affondiamo! Gesù dice: Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose.
Quando ci preoccupiamo affermiamo due cose: a) Gesù non si cura di me e b) Dio non è in controllo. Questo si chiama “ateismo”. La preoccupazione è la forma più comune dell'ateismo.
Qual'è l'effetto della preoccupazione? La paura!
“ebbe paura … "Salvami Signore!" gridò.”
La preoccupazione è la madre della paura: abbiamo già detto che la paura, non è di per se una cosa negativa: é un sentimento che Dio ha previsto per proteggerci, per renderci attenti.
Tutto sta a cosa facciamo quando abbiamo paura. Molti di noi fanno la cosa sbagliata: fuggono. Non vogliono più nessuno attorno, neppure Gesù.
Pietro invece fa la cosa giusta: GRIDA! La Bibbia è ricchissima di persone che GRIDANO, forse il libro più ricco di grida verso il Signore è il Libro dei Salmi, L'urlatore più famoso? Davide! Questo è solo qualce accenno alle sue grida:
“Con la mia voce io grido al Signore” (Salmo 3:4)
“Quando io grido, rispondimi, o Dio” (Salmo 4:1)
“sii attento al mio grido; porgi orecchio alla mia preghiera” (Salmo 17:1)
“Nella mia angoscia invocai il Signore, gridai al mio Dio.”(Salmo 18:6)
Se cercate la parola grido/grida/gridare sui salmi, questo è quello che ottenete:
Nei soli Salmi per 67 volte Davide ed altri GRIDANO al Signore … esattamente quello che ha fatto Pietro.
Cosa significa questo per me e per te? Significa: piuttosto che fuggire dal Signore, GRIDA al Signore (in alcuni casi è proprio necessario GRIDARE con la voce,perché quello che facciamo con il corpo ha spesso ricadute spirituali – es: pregare inginocchiati, con le mani aperte, ecc.).
Fase 7: “perché hai dubitato?”
“Gesù stese una mano e lo afferrò. "O uomo di poca fede", gli disse, "perché hai dubitato?" (v. 31)
Perché Gesù stende la mano? Gesù è onnipotente, avrebbe potuto semplicemente far sputare un monte sotto i piedi di Pietro.
E invece no: stende la mano. Voglio farvi vedere di nuovo il versetto dal vangelo di Matteo 8:3
“Gesù, tesa la mano, lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii purificato». E in quell’istante egli fu purificato dalla lebbra.” (Matteo 8:3)
Aveva bisogno Gesù di toccare il lebbroso? Certamente no! Ma Gesù vuole toccarlo!
Questo significa due cose: a) Gesù vuole essere coinvolto con la tua vita fisica e b) Se tu tendi la mano a Gesù, Gesù tende la mano a te... e le sue braccia sono molto più lunghe.
Se tu gridi a Gesù e tendi la mano verso di lui, è lui stesso che penserà ad afferrarla, sarà lui a fare più strada, sarà lui a metterci i muscoli per ritirarti su dalle onde.
Gesù avrebbe potuto a ragione essere arrabbiato con Pietro per la sua mancanza di fede. Potrebbe averlo sgridato dicendo: “Ma non lo sai che io posso tutto?, Che sono il Figlio di Dio?”
E invece no, gli allarga un bel sorriso, e gli fa semplicemente una domanda: “Perché?” E Pietro non risponde!
Gesù non ti condanna perché hai avuto paura, e neppure perché hai dubitato. E' pronto ad afferrarti anche se hai “poca” fede, anche perché sa che anche con una fede grande quanto un granello di senape, puoi spostare le montagne e dirgli di gettarsi nel mare. Ma non vuole che tu dubiti mai del suo amore, e della sua presenza al tuo fianco!
Fase 8: “il vento cessò”
“Appena furono risaliti in barca, il vento cessò. A quel punto gli altri che erano nella barca s'inginocchiarono davanti a Gesù, esclamando: "Tu sei davvero il Figlio di Dio!" “ (v. 32-33)
Guardate cosa fa Gesù. Lui era in piedi sull'acqua, e aveva afferrato la mano di Pietro... Avrebbe potuto stare lì, riaccompagnarlo “a piedi” alla riva..
E invece no. Sa che Pietro ora ha paura... Lo porta nella barca, lo porta in un luogo sicuro, lo porta in un luogo che Pietro conosce fin da bambino... perché è un pescatore! E quando Gesù entra nella barca assieme a Pietro, il vento cessa.
Gesù ti conosce, conosce ciò che ti spaventa e ciò che ti conforta. E se tu hai gettato a lui la mano, ti condurrà sempre lontano da ciò che temi, e in un posto che è rassicurante per te! E fa cessare il vento.
Questo significa che se abbiamo Gesù non affronteremo mai tempeste? Assolutamente no!
Il Salmo 23 dice:
“Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme. Egli mi ristora l’anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome. Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me.” (Salmo 23:2-4)
Quando Gesù è nella tua barca, qualsiasi sia la tempesta che affronti, fosse pure la tempesta della morte, non temere, sei al sicuro.
Ma la cosa che mi colpisce di più di tutta questa storia, è il versetto finale:
A quel punto gli altri che erano nella barca s'inginocchiarono davanti a Gesù, esclamando: "Tu sei davvero il Figlio di Dio!" (v. 33)
MI stupisce, perché sarebbe stato Pietro a doversi prostrare ai piedi di Gesù, era lui che era stato salvato dall'affogare, nonostante la sua poca fede, era lui il terminale del miracolo. E invece, chi si inginocchia, chi riconosce che Gesù è il Figlio di Dio sono i testimoni del miracolo.
Se pensi che gli altri non guardino in te, se pensi di essere “trasparente” nella società ti stai sbagliando! Gi altri ti guardano, valutano i tuoi comportamenti, guardano la tua fede, ma soprattutto notano i miracoli che avvengono in essa attraverso colui che dici di seguire... attraverso Gesù.
La tua POCA fede, può portare altri ad inginocchiarsi e riconoscere Gesù come il Figlio di Dio, e come il Salvatore.
Gli altri devono VEDERE la mano di Gesù che ti ha raggiunto, devono sapere che non ci sarebbe stato scampo, e che solo il miracolo ha potuto salvarti. E per far questo tu devi aver GRIDATO “Salvami Signore”, devi aver affidato la tua vita a lui che signoreggia le acque della vita.
Conclusione
In che fase sei della tua vita?
Sei nella fase “dimmi di venire da te”? Hai accettato Gesù, e stai uscendo dalla barca per camminare sulle acque?
Questo è buono, ma attento, attenta perché potrebbe arrivare la fase “ebbe paura”. Fissa lo sguardo su Gesù, non guadare le onde, non ti preoccupare di cosa potrebbe accadere.
E se hai paura GRIDA a Gesù, GRIDA “Salvami”. Sappi che Gesù è lì, pronto per la fase “perché hai dubitato”, pronto a stendere un braccio e ad afferrarti, senza giudicarti, senza rimproverarti la tua poca fede, ma intervenendo nella tua vita, facendo giungere la fase seguente.
“Il vento cessò” Il vento cesserà, non so dirti quando, forse sarà solo alla fine, ma tu sarai al sicuro.
E ricorda, il tuo gridare a Gesù il tuo affidare la tua vita a lui farà si che altri pieghino le ginocchia e confessino che Gesù è il figlio di Dio.
Preghiamo.
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