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La settimana scorsa abbiamo parlato di aiuto e di “integratori” per il credente, e avevamo letto il Alzo gli occhi verso i monti… Da dove mi verrà l’aiuto?”, e che afferma che l'aiuto (quello vero) viene sempre e solo da Dio.
Ma avevamo anche detto che come credente ho bisogno di fornire al mio corpo spirituale degli “integratori”, che erano: la lettura della Bibbia la partecipazione alla tua chiesa locale la preghiera costante.
Ma sapete cosa c'è? C'è che come credenti leggiamo quasi sempre il Salmo 121 nei momenti di scoraggiamento; quando abbiamo qualche sorta di problema nella nostra vita; una malattia, un problema familiare o di lavoro, una preoccupazione.
E' raro (non dico che non avvenga mai, ma è raro) che lo leggiamo quando tutto va bene quando siamo positivi, quando siamo motivati e noi siamo impegnati a tempo pieno nel “fare”!
Perché la vita non è soltanto battaglia, ma anche (se non soprattutto) agire, proiettarsi verso il futuro, fare!
La vita è costruire, imparare, avere sogni, essere motivati inseguire obiettivi, crescere e far crescere!
Per “fare” tutto ciò che devo “fare” nella mia vita non mi basta essere aiutato, e neppure avere dei buoni integratori. Quello che mi serve è avere “energia”, avere “potenza”.
Come definireste la parola “potenza”? Cosa vi viene in mente quando la sentite? A un motore di un camion o di una Formula 1? Ad un toro? Alle cascate del Niagara? Ad un pugile?
La Treccani da questa definizione di potenza:
Treccani: [dal lat. Potentia; derivazione di potens -entis, participio passato di posse, “io posso”]. - [condizione di chi può influire su qualcosa o qualcuno] ≈ autorevolezza, autorità, forza, importanza, peso. In fisica, la potenza è definita come l'energia trasferita da un sistema ad un altro in un tempo prestabilito.
Concetto complesso, vero? Proviamo a fare qualche esempio
Se devo trainare 1000 quintali mi serve un motore che abbia abbastanza forza per farlo che faccia si che “io posso farlo” (spostare 1000 quintali), che abbia forza, importanza, peso. Mi serve un motore potente.
Se sono un pugile e devo mettere KO l'avversario devo colpire con abbastanza forza, importanza, peso per metterlo al tappeto. Mi serve un pugno potente.
La fisica invece mi dice che la potenza è qualcosa che posso trasferire, da un posto ad un altro posto, e che mi permette di “fare” qualcosa”
E' come quando trasferisco energia dalla mia batteria esterna al mio telefono per farlo accendere. Ho dato potenza al mio telefono, e posso “fare” (telefonate, messaggi, ecc.).
Questo vale per la mia vita “materiale”... e per la mia vita “spirituale”? Da dove prendo “potenza”? La potenza per “fare per Gesù”?
Già, perché come credente, Gesù mi chiede non solo di “sopravvivere”, di affrontare le mie battaglie con il suo aiuto, ma anche, e soprattutto di “fare”!
Vi ricordate le penultime parole di Gesù prima di tornare dal Padre? Sono conosciute come il “Grande Mandato”
“Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. (Matteo 28:19-20)
Mica è semplice quello che mi chiede? Ammetterete che per fare questo ho bisogno di un bel po' di potenza! A quale “batteria” posso attingere?
Dove sta la potenza secondo Dio?
Nel Nuovo Testamento la parola “potenza” è usata 89 volte, 81 volte è seguita dalle parole “di Dio”. Qualche esempio:
“Gesù disse loro: «Non errate voi proprio perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio?” (Marco 12:24)
“Ma da ora in avanti il Figlio dell’uomo sarà seduto alla destra della potenza di Dio»”(Luca 22:69)
“Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco. “ (Romani 1:16)
Secondo la Bibbia, dove risiede la potenza che mi serve?
Dove è la “batteria” a cui agganciarmi per adempiere al Grande Mandato? In Dio risiede la potenza.
La parola greca tradotta con “potenza” è “dynamis”: vi suona familiare? La potenza di Dio non è semplicemente una generica energia, quella di cui parla la new age, ma è una energia “esplosiva”, è dinamite!
Ora, però c'è un problema: abbiamo detto che la potenza si deve trasferire da un sistema ad un altro affinché “io possa” fare. Come faccio a trasferirla dal “sistema Dio al “sistema Marco”?
Quelle che ho letto di Matteo 28 erano le penultime parole di Gesù- Perché difatti nelle ultime parole mi fornisce il metodo di trasferimento della potenza di Dio in me, mi da il “filo”... o, se vogliamo essere più moderni, il collegamento wireless:
“Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra.” (Atti 1: 8)
Attraverso lo Spirito Santo io posso attingere a tutta la potenza di Dio, alla dinamite di Dio.
A quale scopo Dio mi concede di avere la sua medesima potenza? A pro di che? Cosa si aspetta lui da me?
Cosa ne devo fare della potenza di Dio?
Fino ad adesso abbiamo visto la parola “potenza” Nel Nuovo Testamento la parola “potente-potenti” è presente 35 volte, e 33 di volte è preceduta dalla parola “opere”. Qualche esempio:
“Recatosi nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga, così che stupivano e dicevano: «Da dove gli vengono tanta sapienza e queste opere potenti?” (Matteo 13:54)
“Quando fu vicino alla città, alla discesa del monte degli Ulivi, tutta la folla dei discepoli, con gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutte le opere potenti che avevano viste.” (Luca 19:37)
“Simone credette anche lui; e, dopo essere stato battezzato, stava sempre con Filippo; e restava meravigliato, vedendo i segni e le grandi opere potenti che venivano fatte.” (Atti 8:13)
La potenza che Dio ci concede ha uno scopo ben preciso: è per “fare”:
“Infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo.” (Efesini 2:10)
“In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io, e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre.” (Giovanni 14:12)
La potenza che Dio mi concede non riguarda me, ma riguarda la sua opera. Io sono (o dovrei essere) semplicemente il punto dove la potenza di Dio incontra coloro che non lo conoscono, che lo negano, che lo combattono, per far si che quella potenza entri nella loro vita come la dinamite...boom!
Non siamo noi, ma è Dio:
“Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi.” (2 Corinzi 4:7)
Noi siamo preziosi per il nostro Padre, ma nel valore generale della creazione non siamo così potenti: siamo vasi di terra, qualcosa di umile, fragile, poco potente, ma chiamati a fare opere potenti, attraverso lo Spirito Santo.
La Bibbia ci dice che la volontà di Dio è che ciascuno sia salvato, e che abbia la possibilità di ascoltare almeno una volta nella via il Vangelo di Cristo.
C'è qualcosa che possa fermare Dio nel suo piano di salvezza per il mondo? C'è qualcosa che possa fermare il piano di Dio, le sue opere potenti?
Vorrei potervi rispondere “no”... ma purtroppo, la risposta è “si”. Le opere potenti possono essere rallentate, ostacolate, fermate per un tempo (non per sempre).
Le più grandi evangelizzazioni, la conversione di città intere, la guarigione da una malattia malattia, la liberazione da una dipendenza, la crescita di una chiesa... possono essere rallentate, ostacolate, fermate.
“Da chi?” ti starai chiedendo... Da me, e da te... se...
“(Gesù) Recatosi nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga, così che stupivano e dicevano: «Da dove gli vengono tanta sapienza e queste opere potenti? Non è questi il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle non sono tutte tra di noi? Da dove gli vengono tutte queste cose?» E si scandalizzavano a causa di lui. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molte opere potenti. (Matteo 13:54-58)
Gesù era tornato “a casa sua”, ma la sua casa, ma quelli che conosceva, e che conoscevano lui, erano “increduli”. Aveva già guarito i lebbrosi, ridato la vista ai ciechi, fatto camminare i paralitici, confortato le vedove...
Ma la gente che lo conosceva prese a valutare che in quel giovane uomo che tutti conoscevano non potesse esserci tutta quella potenza. “Te pare che il figlio della Maria e di Peppe il falegname po' fa 'ste cose?”
Qualche volta i peggiori nemici della potenza di Dio sono coloro che conoscono Gesù. E lì, a causa della loro incredulità, non fece molte opere potenti. Le persone non furono guarite, il nome di Dio non venne esaltato, le persone non vennero a Cristo.
La parola “incredulità” in greco è “apistia”, e l'abbiamo già incontrata durante l'anno: e significa “mancanza di fiducia” (pistis = fiducia + a = senza , si chiama “alfa privativo” : tipo :a-morale = senza morale).
Ti fidi di Gesù? Oppure valuti che per quello che ti chiede di fare, il Grande Mandato, “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” non hai abbastanza potenza, tempo, soldi, gioventù, fisico?
Hai fiducia che se tu ti impegni per Gesù Gesù ti darà la sua potenza?
Oppure ti sei fermato, ti sei fermata a valutare il tuo tempo, i tuoi soldi, la tua età, le tue malattie, e hai detto: “Io, più di questo, Gesù, scusami, ma non posso!”
Paolo, parlando alle persone di Roma non ebree, i “gentili” dice questo:
“Allo stesso modo anche quelli, se non perseverano nella loro incredulità, saranno innestati; perché Dio ha la potenza di innestarli di nuovo.” (Romani 11:23)
Dio ha la potenza di “innestare” un non credente, di farlo diventare parte della sua famiglia, figurati se non ha la potenza di innestare nuova fede in te che lo conosci da tempo, così che tu possa germogliare e portare frutto.
Ma solo se torni a credere nella potenza di Dio che può ogni cosa.
Solo se accetti di essere il mezzo attraverso cui Gesù raggiunge il mondo.
Solo se ti impegni a ricevere lo Spirito Santo, ed ad utilizzarlo affinché sia il cavo di connessione tra la potenza di Dio e le opere potenti che Dio vuole fare attraverso di te.
Se tu rifiuti, Dio troverà altri, ma la sua opera sarà rallentata, ostacolata, perché lui aveva già scelto te, non altri.
Se tu accetti, se tu hai fiducia nella sua potenza “ farai anche tu le opere che faccio io, e ne farai di maggiori, perché io me ne vado al Padre.” (Giovanni 14:12 paraf.)
Ho voluto lasciare 'ultima diapositiva del messaggio vuota: io non posso scriverla, e neppure Dio. Sei tu che devi decidere cosa ci scriverai, se accetterai di prendere potenza da Dio attraverso lo Spirito Santo, e fare le opere potenti che Dio ti chiama a fare.
Preghiamo.
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