Gesù non è venuto per caso: Dio lo ha mandato nel momento giusto. Tra i tanti che lo celebreranno senza sapere perché, il mio compito di credente è di testimoniare il miracolo della salvezza.
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(Vai al pulpito e guarda l'orologio per un minuto)
No, non è che mi sia dimenticato cosa debba dire, e non ho neppure perso improvvisamente la voce; volevo solo farvi apprezzare, farvi pensare, e farvi pesare, e farvi patire quanto è lungo un minuto!
È sorprendente quanto sembri lungo un minuto di silenzio... ma pensa a quanto sia breve un minuto quando stai facendo qualcosa che ti piace:
Pensa a quanto sembrasse breve un'ora passata assieme con il tuo sposo, o la tua sposa, nel momento che ti sei innamorata o innamorato di lei... figurati un minuto!
Pensa (e questo è per i giovani) quanto ti pesa staccarti per un minuto dalla PS4 e fare quello che ti hanno chiesto i tuoi genitori.
Lo sai, ci sono solo 16 giorni e mezzo fino a Natale. Ciò significa che ci sono circa 396 ore fino a quando il mondo ricorderà la nascita di Cristo. Ciò si traduce in circa 23.000 minuti.
Come investirai questi 23.000 minuti? Li passerai a preparare addobbi, comperare regali, pianificare cene e pranzi?
E in tutto questo, Gesù, che parte avrà di quei 23.000 minuti?
Noi sappiamo che Natale non è il vero giorno in cui è nato Gesù. E' una data convenzionale, che in molti dicono ( a torto... ma non vogliamo discuterne oggi) che fosse la data di una festa pagana a Roma a cui la chiesa ha sovrapposto una festività cristiana...
Tutto questo a non non ci importa: lo sappiamo, e non crediamo neppure alla neve, alla stalla col bue e l'asinello, e a tante altre tradizioni umane.
Ma non di meno, è questo un periodo dove possiamo più apertamente parlare alla gente di Gesù Non a tutti, forse non a moltissimi, ma a una considerevole parte, si.
Perché tutti sanno che il Natale festeggia la nascita di Cristo; a moltissimi non importa nulla se non la festa, i dolci, le cene, ma per una parte e non è piccola, Natale è ancora legato alla venuta di Dio in terra.
Per questo tipo di persone Gesù farà solo parte del panorama, oppure sarà la figura che lo domina?
Sapete, come credenti, siamo chiamati ad essere “sale delle terra e luce del mondo” a far si che Gesù non sia solo parte del panorama, ma sia colui che lo domini.
Molte chiese chiamano questo periodo prima del Natale “Avvento”; il dizionario Treccani ci dice il significato e l'etimologia:
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avvènto s. m. [dal lat. adventus -us, der. di advenire = venire (giungere)+ ad (presso, vicino a)
per cui «arrivare»]. – Venuta, arrivo
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Il Natale parla di qualcuno che è giunto “vicino a”... di Dio che si fa uomo per “giungere presso” l'uomo.
Come credenti siamo chiamati a riempire questi 23.000 minuti dove tutti, in un modo o nell'altro, parleranno di Gesù, con il sale della Parola.
Ma, per far questo, i primi a dover essere “vicini a Gesù” dobbiamo essere proprio noi che ci chiamiamo “credenti”.
Dove sei oggi? In quale modo ti appresti a guardare il mondo che parlerà di Gesù? Sei vicino, o vicina, o sei lontano, o lontana? Sei in attesa solo di festeggiare, oppure sei in attesa di ricordare simbolicamente il miracolo della nascita?
Il Natale parla di un miracolo... Il miracolo del “momento giusto”.
Abbiamo iniziato parlando di “tempo”. Ti sei mai fermato a considerare quanto sia importante il tempismo per tutto ciò che esiste? Pianti i pomodori a novembre? Dipingi l'esterno di casa tua a gennaio? Vai a nuotare al lago a febbraio? No? Perché no? Non è il momento giusto!
C'è un momento giusto per tali attività. Penso che saremmo tutti d'accordo sul fatto che dicembre non è il momento migliore per provare a iniziare una dieta, giusto?
Pensa all'importanza del tempo nello sport. Se Ciro immobile non salta col tempo giusto, non riceverà la palla al centro dell'area crossata da Luis Alberto, e non segnerà l'ennesimo gol per la grande Lazio!
Se la terza frazionista della staffetta 4 x 100 non parte al momento giusto, non riceverà il testimone tra le righe del cambio, e non potrà completare la finale alle olimpiadi.
Pensa all'importanza di essere in tempo nelle nostre vite quotidiane.
Se hai mai perso un volo perché sei arrivato un minuto dopo l'imbarco conosci l'importanza di essere in tempo.
Un momento, un intervallo di tempo, posto nella giusta posizione, può fare la differenza nel mondo.
Paolo in Galati 4: 4 dice:
“Ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio” (Galati 4:4a)
Qui la Parola di Dio dice: " Quando il tempo era pieno, quando non bisognava aggiungere altro, quando il livello era riempito... in QUEL momento preciso, Dio ha mandato suo Figlio. "
Un'altra versione dice: .
"Ma, al momento stabilito, Dio mandò suo Figlio. "(PV)
Questo rappresenta il miracolo del momento giusto.
I. Gesù è venuto al momento giusto
La Bibbia dice: "Quando il tempo arrivò al completamento, Dio mandò suo Figlio ..."
Ma la cosa importante non era quella strana nascita in una stalla, ma che Gesù era nato.
Da quando era stata pianificata quella nascita? Fin dalla fondazione del mondo: Vi faccio solo tre esempi:
“Io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno. “(Genesi 3:15)
Scritto circa 1800 anni prima del primo Natale.
“Perciò il Signore stesso vi darà un segno: ecco, la giovane concepirà, partorirà un figlio, e lo chiamerà Emmanuele” (Isaia 7:14)
Scritto circa 740 anni prima del primo Natale
“Ma da te, o Betlemme, Efrata, piccola per essere tra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele.” (Michea 5:1a)
Scritto circa 680 anni prima:
Non solo i credenti stavano attendendo Gesù, ma gli storici ci dicono che il mondo romano era in grande attesa, nel 40 AC un poeta romano, Virgilio, aveva scritto di un liberatore, un “puer” un bambino di origine divina, che darà vita ad un nuovo “saeclorum ordo“, un "nuovo ordine dei secoli"... e da Gesù in poi i secoli saranno divisi in Avanti Cristo e Dopo Cristo.
Nel mondo antico le vecchie filosofie greca e romana venivano soppiantate da nuove religioni, e la fame spirituale era ovunque. Dio stava preparando il mondo per l'arrivo di Suo Figlio. "
Mai come in questo periodo nel mondo era stato facile viaggiare. I romani avevano costruito strade che collegavano città piccole e città grandi, Il mondo era in pace sotto il dominio romano, e non era un rischio così grande spostarsi.
C'era finalmente una “lingua unica” che quasi tutti conoscevano, il latino, e per questo era facile parlare anche tra razze differenti.
Dio decide che “è il momento giusto”: Gesù nascerà in un mondo che lo aspetta, dove le persone sono alla ricerca di Dio, dove le persone possono muoversi e parlare una stessa lingua per raccontare ad altri che Gesù è nato!
Ti suona familiare la situazione di un mondo dove le vecchie filosofie crollano? Guardati intorno: il comunismo (siate tutti uguali e sarete felici) ha fallito, il capitalismo (siate tutti ricchi e sarete felici) ha fallito, il consumismo (comperate tutto quello che desiderate e sarete felici) ha fallito... e la gente è alla ricerca di qualcosa in cui credere.
Un mondo dove è facile e sicuro spostarsi: i prezzi dei voli sono ormai simili a quelli dell'autobus, che tu ci creda o no, gli ultimi settanta anni sono stati i più pacifici che il mondo occidentale abbia mai conosciuto.
Un mondo dove le persone possono capirsi, perché ci sono due lingue largamente diffuse che quasi tutti capiscono (l'inglese e lo spagnolo).
Gesù ti mette a disposizione tutto questo... affinché tu faccia del Natale non una “adorazione pagana”, ma un mezzo con cui comunicare agli altri che lo cercano che lui è realmente venuto.
II. Gesù provvede al momento giusto
Molte persone si accontentano di fare il “minimo sindacale”. Esattamente come moltissimi ai tempi di Gesù, si limitarono a “festeggiare” il miracolo senza “accettare” il miracolo.
Gesù era venuto per cambiare le loro vite, in molti si recarono a vedere il neonato, in molti lo avranno ascoltato nei trentatré anni seguenti... ma senza alcun impatto sulle loro vite.
Gesù non è solo venuto al momento giusto; se fosse solo nato, se fosse venuto solo a “vedere com'è essere umani”, non avremmo alcun motivo di festeggiare. Ma è venuto per provvedere al momento giusto.
Romani 5: 6 dice:
"Mentre eravamo ancora senza forza, al momento giusto, Cristo è morto per noi peccatori.” (Romani 5:6 PV)
Quando hai bisogno di un miracolo? Quando non hai più opzioni e risorse. Quando è finita la corda che ti separa dal baratro. Quando la diagnosi è: malattia terminale.
Solo allora cerchi, solo allora sei in grado di ricevere un miracolo da Dio.
La nostra malattia era terminale, la nostra corda era esaurita... ma Gesù, “al momento giusto”, è arrivato.
Quante delle persone che conosci faranno il “minimo sindacale”? Festeggiare il Natale senza accettare il miracolo? Festeggiare Dio che viene per provvedere alla vera malattia terminale, il peccato, senza accettare il dono, la salvezza.
Io e te siamo chiamati per primi a ricordare che Gesù è il provvedimento di Dio; che Gesù è venuto per provvedere la salvezza, ma che la salvezza può essere festeggiata, ma prima deve essere accettata.
III. Gesù dice che ora è il momento giusto
Sembra che stiamo sempre aspettando il momento giusto per fare qualcosa.
Aspettiamo il momento giusto per cambiare lavoro, o per cambiare casa; per comperare l'auto nuova o per dire qualcosa di importante a un nostro caro.
Il Natale ci ricorda che è il momento giusto per accettare Cristo come Salvatore e Signore.
Paolo in 2 Corinzi 6: 2 dice::
"Ti ho ascoltato nel tempo giusto e ti ho soccorso nel giorno della salvezza". Ecco, questo è il momento giusto! Oggi è il giorno della salvezza!" (2 Corinzi 6:2 PV)
Ora è il momento giusto per prendere quell'impegno verso Cristo. Gesù disse in Marco 1:15:
"Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete al vangelo." (Marco 1:15)
Ora è il momento giusto per ricevere il dono di salvezza di Dio. Se non l'hai mai fatto, questo è il momento giusto. Ma il Natale non serve solo a testimoniare a chi non crede ancora, a chi è curioso e a chi cerca.
Il Natale, questo Natale, può servire a ciascuno di noi per ravvivare la decisione presa tanto (o poco) tempo fa.
Per riaccendere il fuoco sotto la pentola della nostra passione per Cristo. Per mettere nuove energie nella tua chiesa. Per tornare a lavorare sulla tua famiglia e sul tuo matrimonio. Per rinnovare il tuo impegno a camminare in stretta comunione con Cristo.
Il momento giusto di avvicinarsi al Signore è ora! Di riempire quel minuto vuoto con cui ho iniziato il messaggio con un “si, Gesù!” che può cambiare la tua vita, o rigenerare la tua fede in lui.
Hai 23.000 minuti da qui a Natale, ma non rimandare questo impegno devi farlo oggi perché ora è il momento giusto.
Preghiamo
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