C'è gioia nella tua vita? Se si, da dove la prendi? Dio ha un piano per darti una gioia completa; e quel piano passa attraverso Gesù.
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La scorsa settimana abbiamo parlato della Speranza e della Fede che sono legate al Natale,
simboleggiate dalle prime due candele della nostra ghirlanda dell'Avvento.
Oggi abbiamo acceso la terza candela, quella che simboleggia la Gioia.
Come definiresti la parola “gioia”? Cosa è che ti fa gioire nella vita? Un bel voto a scuola ? Una promozione al lavoro? La vittoria della tua squadra del cuore?
Partiamo anche questa volta dalla definizione che ne fa un famoso vocabolario (stavolta il Treccani)
gioia¹ [dal fr. ant. joie, lat. gaudia, plur. di gaudium "gioia"]. - intensa e piacevole emozione che si prova quando si è felici o quando un fine viene raggiunto o un desiderio trova appagamento
Notiamo anche questa volta un paio di caratteristiche della gioia come è intesa per il mondo.
La prima si trova nell'origine della parola “gioia”: viene dal latino “gaudia” che è il plurale di “gaudium” che, in latino, significa... gioia! Per cui la trasposizione in italiano dovrebbe essere stata “gioio”: Quando UNA cosa mi rende felice, allora provo UN “gioio”.
Sembra invece che, a noi italiani, una sola cosa non basti per renderci felici... e abbiamo scelto il plurale: le gioie! Insomma, non basta una, ma servono più di una cosa piacevole per rendermi felice!
Come seconda cosa il Treccani dice che la gioia arriva quando “un fine viene raggiunto o un desiderio trova appagamento” in altre parole, io ho un progetto in testa, in qualche modo (volontario o involontario) il progetto va a buon fine, e solo quando ho ottenuto ciò che mi ero prefissato o avevo desiderato allora sono felice, provo “gioia”.
Questa è la gioia “secondo il mondo”... E per noi che crediamo? Le fonti della gioia sono le stesse... oppure?
Voglio vedere assieme a voi qualche brano della Bibbia dove i protagonisti provano gioia.
1. La gioia viene da qualcosa che non ti aspetti.
Ricordate la storia di come è nato Isacco da Abraamo e Sara ormai vecchi?
“Poi (gli angeli) gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?» Ed egli rispose: «È là nella tenda». E l’altro: «Tornerò certamente da te fra un anno; allora Sara, tua moglie, avrà un figlio». Sara intanto stava ad ascoltare all’ingresso della tenda, che era dietro di lui. Abraamo e Sara erano vecchi, ben avanti negli anni, e Sara non aveva più i corsi ordinari delle donne. Sara rise dentro di sé, dicendo: «Vecchia come sono, dovrei avere tali piaceri? Anche il mio signore è vecchio!» Il Signore disse ad Abraamo: «Perché mai ha riso Sara, dicendo: “Partorirei io per davvero, vecchia come sono?” Vi è forse qualcosa che sia troppo difficile per il Signore? Al tempo fissato, l’anno prossimo, tornerò e Sara avrà un figlio». ” (Genesi 18: 9-13)
Sara non si aspettava di avere un figlio da vecchia... eppure...
“Sara concepì e partorì un figlio ad Abraamo, quando egli era vecchio, al tempo che Dio gli aveva fissato. Sara disse: «Dio mi ha dato di che ridere; chiunque l’udrà riderà con me». E aggiunse: «Chi avrebbe mai detto ad Abraamo che Sara avrebbe allattato figli? Eppure io gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia». (Genesi 21:2, 6-7)
Il nome Isacco significa “risata”, perché Sara si ricordava di aver fatto una gran risata quando Dio aveva detto ad Abramo che avrebbe avuto un figlio da una donna ultraottantenne e da un uomo centenario. Sara aveva aspettato un figlio... ma quando diceva lei. Quando era giovane, bella, in forze.
Dove era la vera gioia per Sara? Avere un figlio? Quello di sicuro, ma soprattutto di averlo avuto “al tempo che Dio gli aveva fissato”.
Dio è il dio dell'impossibile Diceva Sara: “Chi avrebbe mai detto ad Abraamo che Sara avrebbe allattato figli?” Nessuno! Ma Dio lo aveva detto!
Vi ricorda qualcosa il dubbio di Sara? Di qualche altra donna della Bibbia che aveva dubitato di quello che Dio gli aveva mandato a dire circa una gravidanza?
Dovrebbe! Leggiamo Luca 1:
“L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù... Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?» L’angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà dell’ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio. Ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia, e questo è il sesto mese per lei, che era chiamata sterile; poiché nessuna parola di Dio rimarrà inefficace». (Luca 1:31, 34-37)
Stesso dubbio di Sara... al contrario! Sara era troppo vecchia, Maria troppo giovane e vergine. Stesso risultato: l'angelo afferma che “ nessuna parola di Dio rimarrà inefficace” Maria avrà provato più gioia nella nascita di Gesù, o nel vedere che Dio era stato fedele?
C'è un versetto nel vangelo di Luca che ci fa in parte capire la risposta, che sembra scritto piuttosto da uno psicologo invece che da un apostolo.
“Andarono in fretta e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia; 17 e, vedutolo, divulgarono quello che era stato loro detto di quel bambino. E tutti quelli che li udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori. Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo.” (Luca 2:17-19)
Maria “ci pensa a quello che è accaduto a quello che gli era stato detto. Penso che Maria avesse gioia nel tenere tra le braccia Gesù, ma più gioia nel vedere che Dio era stato fedele.
Per chi crede, la gioia vera viene da qualcosa che non ti aspetti ma che Dio ha promesso.
Facciamo che io vi dica che fra mezz'ora Gesù entrerà da quella porta non come Spirito Santo (che è già qui) ma fisicamente, con tanto di veste lunga, sandali e velo in testa, … mi credereste? Probabilmente chiamereste il CIM (Centro Igiene Mentale)!
Ma supponete che accadesse davvero? Quale sarebbe la gioia più grande? Vedere Gesù, oppure vedere che quello che Gesù ha promesso, il suo ritorno sulla terra, (e di conseguenza tutto il resto, il giudizio, la vita eterna, il Paradiso e così via) si avvera? Che Dio è stato fedele?
Dio è già stato fedele, 2019 anni fa, anno più anno meno...
“La Parola divenne uomo e visse qui fra noi, e noi abbiamo visto la sua gloria, la gloria dell'unico Figlio del Padre pieno di grazia e di verità.” (Giovanni 1:14 PV)
La vera gioia del Natale è un dono che non ti aspetti, è Dio che scende e si fa uomo.
2. La gioia viene da qualcuno che non ti aspetti
A chi regalerai qualcosa quest'anno a Natale? Al tuo coniuge? Ai tuoi figli, Hai tuoi genitori? Forse a qualche amico caro?
Oggi voglio stupirti, e dimostrarti che ho il dono di profezia. Ti dirò a chi NON regalerai di sicuro nulla.
Non regalerai nulla al tuo ex o alla tua ex, quello (o quella) che ti ha tradito, che ha speso tutti i tuoi soldi, e ti ha trascinato in tribunale per un divorzio che non volevi.
Non regalerai nulla a quella collega di lavoro che ha preso la promozione al tuo posto perché è andata a letto col capo e ti ha fatto retrocedere e dimezzare lo stipendio.
Non regalerai nulla al giovane che ha violentato tua figlia. Non regalerai nulla al tizio che ti ha svaligiato casa. Non regalerai nulla alla tizia che dicendo bugie ti ha fatto licenziare.
Sono un buon profeta vero? Nessuno regalerebbe qualcosa a quegli individui...
Non sono un buon profeta, perché, in realtà c'è qualcuno che lo ha fatto e continua a farlo... ogni giorno... Dio!
Dio non aveva alcun motivo per farci dei doni, anzi, tutt'altro.
“Dio il Signore chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?» Egli rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto». Dio disse: «Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato del frutto dell’albero che ti avevo comandato di non mangiare?» L’uomo rispose: «La donna che tu mi hai messa accanto, è lei che mi ha dato del frutto dell’albero, e io ne ho mangiato». Dio il Signore disse alla donna: «Perché hai fatto questo?» La donna rispose: «Il serpente mi ha ingannata e io ne ho mangiato».” (Genesi 3:9-13)
Paolo dice:
“Una volta voi (attenzione, sta parlando di me e te) eravate estranei e nemici (di Dio), a causa delle vostre menti pervertite dal vostro malvagio modo di vivere.” (Colossesi 1:21 PV)
Io sono l'ex che ha tradito e derubato, io sono il collega che compiace il capo per avere il posto, io sono quello che ha violentato tua figlia, io sono quello che ha svaligiato casa tua, Io sono quello che ti ha fatto licenziare ingiustamente... Magari non tutto assieme, ad ognuno il suo... ma io sono uomo, peccatore, nemico di Dio...
Come posso aspettarmi la gioia nella vita? Ma Dio ha provveduto anche per me, mi ha dato un dono che non mi aspettavo e non meritavo, ci ha mandato qualcuno che non ci saremmo mai aspettati:
“Tu moltiplichi il popolo, tu gli elargisci una gran gioia; esso si rallegra in tua presenza come uno si rallegra al tempo della mietitura, come uno esulta quando spartisce il bottino... Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace.” (Isaia 9:3, 5)
La vera gioia del Natale è qualcuno che che ti fa un dono, nonostante tu lo abbia deluso e ferito.
3. La gioia viene da un valore che non ti aspetti
Che cosa regalerai a Natale? Ci hai pensato? Hai già i pacchetti fatti? Oppure sei quello del “last minute”?
Vorrei vedere con voi un breve filmato:
Non mi dite “basta il pensiero”, perché se una cosa è “piccola” ma di buon gusto, se è di poco valore economico, ma la posso usare, mi è utile, la posso portare, allora “basta il pensiero” va bene...
Ma se è di pessimo gusto, se è “brutto”, inutile, ...che cosa te ne fai? E magari è di un parente... te la devi tenere, e pure ricordarti di tirarla fuori quando viene!
E ci rimani male, perché magari ti aspettavi qualcosa di diverso!
Abbiamo detto la scorsa volta che gli ebrei stavano attendendo il Messia, il Cristo, l'Unto... Si aspettavano un Re come Davide, che andasse in battaglia sul cavallo e combattesse con la spada...
E' per quello che non capirono il valore del dono che Dio gli stava facendo, in pochi provarono gioia per l'arrivo di Gesù: Isaia lo aveva detto che sarebbe accaduto:
“Chi ha creduto a quello che abbiamo annunciato? A chi è stato rivelato il braccio del Signore? Egli è cresciuto davanti a lui come una pianticella, come una radice che esce da un arido suolo; non aveva forma né bellezza da attirare i nostri sguardi, né aspetto tale da piacerci” (Isaia 53:1-2)
Eppure gli angeli lo avevano annunciato:
“L’angelo disse loro: «Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore.” (Luca 2:10-11)
Non tutti gioirono: la scorsa settimana abbiamo visto chi di sicuro non gioì: politici (Erode), Sacerdoti, Scribi,e assieme a loro gran parte del popolo.
Ma ci fu chi gioì quella stessa notte:
“I pastori tornarono lodando Dio per tutto quello che avevano visto e sentito, proprio come l'angelo aveva annunciato loro. (Luca 2:13-20 PV)
Quelle persone umili furono quelle che divennero poi i discepoli e poi gli apostoli, a cui Gesù consegnò la sua gioia:
“Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia completa. “ (Giovanni 15:10-11)
Abbiamo visto allora che la gioia nella Bibbia viene da qualcosa che non ti aspetti ma che Dio fa accadere, viene da qualcuno che non ti aspetti ma che Dio fa arrivare, viene da un valore che non ti aspetti ma che Dio vuole dare.
Facciamo la stessa cosa della scorsa settimana: incrociamo la definizione di gioia del vocabolario con quello che abbiamo scoperto nella Bibbia
gioia per la Bibbia: intensa e piacevole emozione che si prova quando si è felici quando il fine di Dio viene raggiunto e un desiderio di Dio verso l'uomo trova appagamento
Avete fatto caso alle parole che ho detto? Accadere, arrivare, dare...
La gioia per chi crede è quando accade qualcosa
“ecco, la giovane concepirà,
arriva qualcuno
partorirà un figlio,
che da un dono di valore immenso.
e lo chiamerà 'Dio con noi' ” (Isaia 7:14b)
Conclusione
Stai aspettando questo tipo di gioia a Natale? Oppure pensi che quello che Dio ti ha promesso sia, impossibile, irraggiungibile, inattuabile?
Dio è fedele al tempo che Dio ha fissato. (Genesi 21:2) nessuna parola di Dio rimarrà inefficace” (Luca 1:37): la gioia arriverà
La gioia è arrivata, si è fatta uomo, è morta ed è risorta, per darti la sua gioia:
“Tu hai mutato il mio dolore in danza; hai sciolto il mio cilicio e mi hai rivestito di gioia, perché io possa salmeggiare a te, senza mai tacere.” (Salmo 30:11-12)
Cosa stai aspettando?
Preghiamo.
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