Quando ti sembra di essere solo, di essere sola, ad affrontare la tempesta, sappi che c'è un amore che ti sta a fianco e vuole affrontarla assieme a te.
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La settimana scorsa abbiamo visto una tempesta, dove Gesù era direttamente presente nella barca, e avevamo detto che se hai Gesù nella tua barca, la tua barca non potrà affondare.
Ma c'è un'altra tempesta descritta nei Vangeli. La troviamo sia in Matteo che in Marco, e per sapere cosa realmente è accaduto, dobbiamo saltare tra i due brani. Oggi vedremo il racconto che ne fa Marco.
Leggiamo assieme:
“46 Preso commiato, se ne andò sul monte a pregare. 47 Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era solo a terra. 48 Vedendo i discepoli che si affannavano a remare perché il vento era loro contrario, verso la quarta vigilia della notte [le quattro di mattina] , andò incontro a loro camminando sul mare; e voleva oltrepassarli, 49 ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono che fosse un fantasma e gridarono; 50 perché tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma subito egli parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!»“(Marco 6:46-50)
Questa volta il miracolo avviene in otto fasi differenti vediamo oggi le prime quattro.
Fase 1: “vento contrario”
“Vedendo i discepoli che si affannavano a remare perché il vento era loro contrario, ” (v. 48a)
La settimana scorsa abbiamo visto una tempesta dove Gesù era DENTRO la barca... e dormiva.
Questa volta i discepoli sono da soli ad affrontare le onde e la paura. Non erano lì per piacere, ma per lavoro, essendo pescatori.
Andare per mare di notte era il LORO lavoro, non avevano “opzioni”; pescare o morire di fame.
Somiglia molto alla situazione attuale: come credenti ci aspettiamo di essere attaccati quando parliamo di Gesù. Accettiamo i pericoli e persino la morte con coraggio se lo stiamo facendo per testimoniare Cristo... (Pensate a tutti i martiri cristiani uccisi nel Colosseo).
Ma ci stupiamo, invece quando gli attacchi arrivano quando non stiamo facendo nulla per Gesù, quando semplicemente stiamo lavorando vivendo.
Il Covid-19 non è un missile “dedicato”, satana non lo ha lanciato solo contro i credenti... ma contro l'umanità intera, perché lui odia tutti.
Sapete, l'ambizione più grande di satana, è quella di “friggere” in olio bollente non solo i credenti, non solo chi parla di Gesù, non solo chi sta lavorando per Gesù, (certo, loro sono il suo obiettivo principale) ma tutti.
Satana odia il mondo... mentre
“Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.” (Giovanni 3:16)
Io penso che quando Gesù diceva:
“... nel mondo avrete tribolazioni...” (Giovanni 16:33 a)
non stesse pensando solo a noi, non solo ai credenti... ma a tutti indistintamente.
Come stai reagendo a questo periodo travagliato? Hai paura? Ti senti solo, ti senti sola? Ti sembra che stai affrontando l'emergenza in perfetta solitudine, e non vedi all'orizzonte nulla e nessuno che possa alleviare le tue preoccupazioni?
Ti do una buona notizia: non sei solo, non sei sola. Guarda la prima parte di questo versetto 48 di Marco: “Vedendo i discepoli che si affannavano a remare”
Gesù non è disinteressato a quello che accade nel mondo; Gesù non ti guarda solamente quando stai lavorando per lui, ma sempre.
Vi ricordate che cosa aveva fatto fino a quel momento Gesù?
“Preso commiato, se ne andò sul monte a pregare.” (v. 46)
Che strano, un Dio (perché Gesù è Dio) che deve appartarsi per pregare... a se stesso? Noi, quando ci appartiamo, normalmente lo facciamo per pregare Dio. E Gesù, perché si apparta? Ce lo spiega Paolo;
“... è alla destra di Dio e anche intercede per noi.” (Romani 8:34 b)
E lui stesso dice:
“Io prego per loro (i discepoli) non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi.” (Giovanni 17:9)
Gesù vede anzi, pre-vede, vede prima quello che ti accadrà. E prega PRIMA che ti accada
che tu possa farcela. Sappi che lui ha già pregato per te per quando affronterai momenti difficili, per quando perderai il lavoro, per quando vedrai andarsene una persona cara... per la tua paura di adesso!
Ma Gesù non solo prega per te. Ricorda che Gesù non ha amore, Gesù è amore, e amore non è un sentimento, ma un'azione.
Fase 2: “Gesù andò incontro a loro”
“... verso la quarta vigilia della notte [le quattro di mattina] , andò incontro a loro camminando sul mare;.(v. 48b)
Gesù non è intervenuto subito; ha lasciato che il vento si alzasse e le onde assieme. Quando interviene? Quando vede che la disperazione ha preso il sopravvento sulla logica e sulla fede.
Stavolta decide di fare in un'altro modo rispetto alla tempesta precedente (Dio non fa mai le cose nello stesso modo... e Gesù neppure). Stavolta non “sgrida il vento”.
Perché? Perché non è nella barca! Gesù preferisce “arrivare vicino abbastanza”, affinché tu possa vederlo, toccarlo, parlare con lui.
Gesù non vuole farti da “balia” risolvere i tuoi problemi, a distanza, ma vuole essere coinvolto con la tua vita, toccarla, trasformarla... In una parola, entrare nella tua barca! Da cosa sono spaventati i discepoli? Dalle onde! Ma chi le crea le onde? Il vento!
Il problema non era far calmare le onde, ma far cessare il vento. Le onde erano l'effetto visibile di qualcosa invisibile (il vento)
Noi facciamo lo stesso: non mi spaventa perdere il lavoro, ma mi spaventa il suo effetto: non avrò di che far vivere i miei figli.
Non mi spaventa il tumore, ma il suo effetto: la sofferenza mia e delle persone care che mi vedranno malato.
Non mi spaventa il Covid-19, è invisibile, ma il suo l'effetto: la malattia, l'isolamento...
Gesù decide di intervenire “a modo suo”, mostrandogli che le onde non sono un problema, che, addirittura, ci si può camminare sopra!
Perché lo fa? Per dimostrare i suoi superpoteri?
Gesù ha detto più di una volta che tutto ciò che stava facendo su questa terra erano esempi per chi avrebbe creduto in lui, e che le stesse cose che faceva lui sarebbero state possibili a chiunque avesse fede in lui.
“Io vi ho dato un esempio da seguire: fate come me..” (Giovanni 13:15 PV)
“In tutta sincerità, vi dico che chi crede in me farà le stesse opere che faccio io, anzi ne farà di più grandi ancora.” (Giovanni 14:12 PV)
Sei spaventato, sei spaventata dall'effetto che il Covid-19 provoca nella tua vita, in termini fisici,
in termini economici, in termini di separazione da amicizie? Quello di cui hai bisogno di più è seguire Gesù in questo preciso momento. Fare quello che lui ha fatto riprodurre le cose che lui ha insegnato.
Dove trovi gli esempi di Gesù? Nella Bibbia. Se sei spaventato, se sei spaventata dagli effetti che la tempesta potrebbe avere sulla tua vita, leggi la Bibbia, nutriti di lei, rendila una parte indispensabile della tua vita quotidiana.
Fase 3: “gridarono”
“ ... e voleva oltrepassarli, ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono che fosse un fantasma e gridarono” (v.48b-49)
Perché urlano? Non conoscevano Gesù? Non avevano forse già visto tutto quello che era capace di fare?
Eppure, credetemi, accade spesso che Gesù ci mostri come fare a vincere gli effetti del vento che si alza nelle nostre vite, dicendoci di fare o di non fare qualcosa... e noi diciamo :”Naaa! Non è possibile!” E ci spaventiamo di ciò che ci chiede.
Gesù conosce i nostri limiti, e non ci chiederà mai qualcosa che lui sa che non possiamo raggiungere.
Paolo lo ha sperimentato, e dice:
“So vivere nella povertà e anche nell’abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell’abbondanza e nell’indigenza. Io posso ogni cosa in colui che mi fortifica.” (Filippesi 4:12-13)
Paolo stava parlando della sua vita reale, di quello che vedeva nel piatto ogni giorno. Diceva che la forza di stare a pancia piena o a pancia vuota era data da Gesù, e che quella forza non era la sua ma quella di Gesù.
Sei preoccupato, sei preoccupata di come sarà il tuo futuro di lavoro dopo il Covid-19? Stai “urlando” come i discepoli? Guarda allora la prossima fase.
Fase 4: “Coraggio, non abbiate paura!”
“... tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma subito egli parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!»" (v. 50)
Questa volta Gesù, a differenza della volta in cui era nella barca, la prima cosa che fa è confortare i discepoli quando il mare è ancora grosso.
Perché? Perché Gesù non è ancora nella barca.
Gesù sa che la cosa importante, non è far cessare lil vento, ma darti la vita eterna.
Gesù sa che, per poterti venire vicino deve prima cacciare la paura.
Gesù sa che, per poterti dare la sua potenza, deve essere assieme a te nella barca. Ti ripeto quello che ha detto C.S Lewis: “Dio sussurra nei nostri piaceri, parla nella nostra coscienza, ma urla nelle nostre pene: è il suo megafono per risvegliare un mondo sordo.”
Dio sussurra nel vento ma urla nella tempesta. Gesù sa che per arrivare a te, deve cancellare il rumore assordante della tempesta. per far cessare le tue paure, anche al tempo del Covid-19.
Giovanni dice:
“Nell'amore non c'è posto per la paura; anzi l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo e non è perfetto nell'amore di Dio. “ (1 Giovanni 4:18 PV)
Chi è la fonte dell'amore perfetto? Gesù è la fonte dell'amore; tutto l'amore che esiste nel mondo lo si deve grazie a lui!
Sostituisci ora nel versetto “amore” con “Gesù”:
“In Gesù non c'è posto per la paura; anzi lGesù caccia via la paura, perché chi non ha Gesù teme un castigo e non è perfetto nell'amore di Dio. “ (1 Giovanni 4:18 PV - parafrasi)
Conclusione
Siamo in una tempesta, e il vento non è cessato: ma Gesù vuole che tu non abbia paura, che domini le onde, anzi, che le usi come tappeto per i tuoi piedi
“Allora Pietro lo chiamò: "Signore, se sei davvero tu, dimmi di venire da te, camminando sull'acqua!" "Vieni!" disse il Signore.” (Matteo 14:28-29 a PV)
Il Signore vuole vederti camminare sull'acqua, perché assieme a lui le onde non fanno più paura.
Preghiamo.
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