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Perché nasce una chiesa? E per quale scopo nasce una chiesa? E, soprattutto, a che serve una nuova chiesa?
Chi non conosce la storia della nostra chiesa, e che ci ascolta, ci guarda, o legge le note sul sito potrebbe giustamente chiedermi: “Ma Marco, a che serviva diciassette anni fa piantare una nuova chiesa a Montefiascone? Non ce ne erano già abbastanza?”
A cosa pensi, quando senti o pronunci la parola “chiesa”? A un edificio, qualsiasi esso sia, da quelli stupendi che abbiamo anche qua nella nostra cittadina, fino a queste stanze che rassomigliano ad una sala d'attesa, oppure a qualcosa di altro?
L'Antico Testamento non parla mai di chiesa, ma di Tempio, di un luogo “fisico” dove c'era presenza di Dio.
E' nel Nuovo Testamento che è nata la parola “chiesa”, che non ha nulla a che fare con un edificio: Nel Nuovo Testamento chi descrive la chiesa ne parla come di un corpo, di una sposa, di un gregge e di una famiglia. Tutti termini che hanno zero a che fare con la bellezza delle strutture architettoniche e tutto a che fare con qualcosa di vitale, qualcosa che è unito, vive assieme, e assieme si muove.
Giovanni in Apocalisse parla della chiesa come di una sposa:
“Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell’Agnello e la sua sposa si è preparata.” (Apocalisse 19:7)
Una sposa, è colei che si unisce, e per sempre, al suo sposo, per vivere assieme. Una sposa è qualcosa di vivo, non un altare o una vetrata.
Paolo in Atti parla agli anziani di una chiesa descrivendola come un gregge:
"Badate a voi stessi e prendetevi cura di tutti i credenti: il gregge del Signore che egli ha comprato col proprio sangue. Lo Spirito Santo vi ha dato l'incarico di pastori per guidare la sua chiesa.” (Atti 20:28 PV)
Un gregge è qualcosa che si muove assieme, si nutre assieme, dorme assieme, che va vegliato e protetto.
Sempre Paolo parla in Galati della chiesa come di una famiglia nella quale noi siamo stati adottati da Dio:
“Dio ha mandato suo Figlio, nato da una donna e sottoposto alla legge, per riscattare noi che eravamo soggetti alla legge e per adottarci come suoi figli.”(Galati 4:5 PV)
Dio non adotta monumenti, ma figli e figlie, uomini e donne.
Infine, sempre Paolo descrive la chiesa come un corpo:
"Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno una medesima funzione, così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l’uno dell’altro.” (Romani 12:4-5)
Può un edificio, per quanto bello sia unirsi in matrimonio, vivere e nutrisi assieme, essere adottato, e essere anatomicamente dipendente dalle altre parti che compongono un corpo?
Non nego che alcuni luoghi costruiti da persone che avevano una fede reale possano ispirare, favorire l'adorazione e parlare della grandezza di Dio e dell'amore di Cristo, ma Dio non voleva che il suo messaggio e la salvezza che c'è in Gesù potesse arrivare solo a chi visitava un edificio, per quanto bello fosse.
Abbiamo detto che nell'Antico Testamento se volevi incontrare Dio dovevi andare al Tempio a Gerusalemme. Ma il Tempio è stato distrutto nel 70 DC dall'imperatore Tito: dov'è il tempio adesso? Ne è stato edificato uno nuovo?
“Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?” (1 Corinzi 3:16)
La risposta è: si, Eccolo il luogo dove Dio adesso incontra la gente che popola il mondo: la incontra attraverso un'altro uomo, e in un'altra donna.
Qualsiasi luogo, bello o brutto che sia è una chiesa, se all'interno ci sono donne e uomini disposti ad accettare di essere templi della gloria di Dio.
Perché è nata diciassette anni fa la Chiesa della Vera Vite? Per essere un gregge che vive e si nutre assieme e che è collegato solidamente come in un corpo, l'uno all'altro, e presentarsi come una sposa a Cristo.
Quello di cui non solo Montefiascone, ma qualsiasi posto in Italia, e tutto il mondo ha bisogno non era e non è una nuova chiesa, un locale, un involucro nuovo. Ma una chiesa nuova, che per essere nuova deve tornare all'antico, alle origini della fede.
Questo, 17 anni fa, qua non c'era. Una chiesa dove tutti fossero accolti, dove tutti potessero essere nutriti, crescere ed essere equipaggiati proprio come si fa in una buona famiglia con i propri figli, per poter esprimere i propri doni, servire e contribuire.
Cosa serve per una chiesa nuova? Un locale bello? Un impianto audo dolby surround?
Per una chiesa nuova servono persone realmente nuove dentro, che abbiano il coraggio di rompere la tradizione della “chiesa edificio” e vogliano riscoprire la vera chiesa biblica, la sposa, il gregge, la famiglia ed il corpo.
Perché purtroppo molti, di qualsiasi denominazione facciano parte, hanno perso l'importanza della chiesa locale. Vogliono un cristianesimo “fai da te” fatto solo di podcast, predicazioni streaming, e al massimo una scappata in chiesa la domenica.. magari a domeniche alterne... magari una la mese... magari a Pasqua e a Natale... e feste comandate.
Questo significa vivere un cristianesimo “secondo me” scegliendo in base alle proprie esigenze e preferenze umane, quelle che la Bibbia chiama “desideri della carne”. Ma Cristo ci chiama a morire ai nostri desideri.
Siamo chiari. La chiesa locale è l'espressione locale del corpo universale di Cristo. È il corpo di Cristo presente dove tu vivi. Se non partecipi al corpo di Cristo, cosa ti fa pensare di essere parte del corpo di Cristo? Per la chiesa cristiana, locale la partecipazione non è un'opzione; è dimostrazione se sei davvero una persona nuova dentro.
Questo non significa che serve la chiesa per essere salvi, ma il far parte della chiesa, l'essere coinvolti, collegati, appartenere alla chiesa locale, coinvolgerti con essa è la dimostrazione che sei una nuova creatura e ti è indispensabile come credente per almeno tre motivi.
1. La chiesa locale è dove trovi protezione
Rifletti sull'immagine del gregge: una pecora fuori da suo gregge, un'antilope lontana dal suo branco, una sardina fuori dal suo banco. Cosa sono? Sono tutti e tre lo snack perfetto! La pecora per il lupo, l'antilope per il leone e la sardina per lo squalo.
Non lo dico io, Marco, ma l'apostolo Pietro:
“Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.” (I Pietro 5: 8)
Quando arriverà l'attacco, dove troverai l'a forza del gregge, del branco, del banco, se non ne sei parte? Senza una chiesa locale sarai lo snack perfetto per satana!
2. La chiesa locale è la tua palestra
Essere credenti richiede allenamento; si accetta Gesù e si è salvati, ma percorrere la via che Gesù indica
richiede allenamento costante. Sapete qual'è la frase che meglio identifica un credente? In greco è una sola parola, in italiano quattro: ἀλλήλων allēlōn = gli uni gli altri.
Gesù ha detto:
«Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua...» (Luca 10:27).
Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti». (Matteo 22:38-40)
Essere cristiani significa certamente amare Dio credere ed accettare Gesù come unico e solo Salvatore, ma anche amare il prossimo come noi ci amiamo e trattarlo come se stessimo trattando con una parte del nostro medesimo corpo.
La stessa parola "l'un l'altro” in il greco identifica qualcosa che non è diviso, ma uno. Per definizione richiede un solo corpo.
È difficile amare qualcuno con cui non passi tempo. La chiesa locale è necessaria per adempiere efficacemente ai comandamenti della Scrittura.
3. La chiesa locale è il mezzo con cui di Dio parla al mondo.
Quando Gesù ci ha lasciati, ci ha consegnato il Grande Mandato, ovvero di testimoniare di lui fino alle estremità della terra. Cosa significa questo? Che dobbiamo diventare tutti missionari? Vendere tutto e trasferirci in Africa o in Amazzonia?
Per alcuni sarà così... ma sarà solo per pochissimi. Quel mandato allora è solo per quei pochissimi? Certamente no: la missione di testimoniare del suo amore è per tutti; ed il mezzo sarà questo:
“Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri.” (Giovanni 12:35)
Come potrai dimostrare al mondo che sei un suo discepolo se non fai parte di una chiesa locale che dimostra nei fatti che vivi nel reciproco amore?
Gli stessi missionari, secondo il Nuovo Testamento ricevono “mandato” da una chiesa locale; sono parte di un corpo di Cristo locale che continua supportarli in preghiera e in aiuti; non c'è spazio per i “lupi solitari”.
Dio non ha affidato il compito di diffondere il Vangelo di Cristo ad un nucleo di specialisti, ma ogni credente è in realtà in missione, nel luogo dove abita; è per questo che ha bisogno di vivere assiema ad altri, per dimostrare al mondo come è l'amore vero tra fratelli e sorelle.
Diciassette anni fa, la nostra chiesa è nata per questo: ed è nata con nove membri.
In diciassette anni ha discepolato, nutrito, sostenuto, amato oltre 121 persone.
Ripeto ancora un concetto che ho già espresso tante altre volte: la chiesa non è un lago, ma un fiume.
Le prime chiese erano proprio così, raramente diventavano dei grandi “serbatoi” di credenti, dei laghi che man mano si ingrandivano e diventavano enormi (solo qualcuna era cosi).
Ma piuttosto erano come degli approdi su un fiume, dove la corrente della vita li portava ad attraccare per un breve periodo. Dove venivano “nutriti” per poi riprendere la corrente e continuare seguendo la corrente della propria vita, portando il nome di Gesù più a valle.
Diciassette anni dopo, e dopo oltre 120 persone passate per questa sala (contando solo quelle che sono state con noi almeno tre mesi) l'obiettivo della Chiesa della Vera Vite rimane lo stesso: essere una sposa, essere un gregge, essere una famiglia ed essere un corpo che testimoni l'amore di Cristo attraverso l'amore che abbiamo gli uni per gli altri.
Voi che siete fisicamente presenti oggi in sala lo sapete, ma forse tu che mi vedi o mi ascolti, forse tu non fai parte di nessuna chiesa locale; non ne frequenti più nessuna, o forse non ne hai frequentato una.
Quello che ti dirò ora non lo devi prendere come un ammonimento, ma come un incoraggiamento a dimostrare che sei una nuova creatura in Cristo.
Sono felice che tu mi ascolti, oggi, o che magari ogni domenica ti colleghi o che vedi le registrazioni quando puoi.
Ma non voglio illuderti: le parole dei nostri video o dei podcast, come quelle di qualsiasi altro predicatore potranno edificarti, ammaestrarti, ammonirti e confortarti... ma... ma non è quello che Cristo ti chiede!
Cristo ti chiama a far parte di un “corpo locale”; non ad entrare in un edificio di tanto in tanto, ma a coinvolgerti nella vita di altri uomini ed altre donne come te.
Per trovare protezione, per esercitare l'amore e per proclamarlo al mondo che sia questa o qualsiasi altra chiesa di qualsiasi altra denominazione cristiana, devi far parte di una chiesa locale ed essere connesso, essere connessa al gregge, alla famiglia, al corpo di Cristo per essere parte della sua sposa; quella sposa per cui è morto... ed è morto anche per te.
Preghiamo.
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